Isola Bisentina, le Giornate del Fai regalano un’emozione attesa da vent’anni

Isola Bisentina, le Giornate del Fai regalano un’emozione attesa da vent’anni

Homepage - Venti anni di attesa, poi nuovi piedi sono riusciti a scendere sull'isola Bisentina. Scrigno di meraviglia, museo a cielo aperto. In tanti hanno deciso di regalarsi un'emozione, non da poco, grazie all'organizzazione e la cura appassionata del Fai provinciale. 

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Venti anni di attesa, poi nuovi piedi sono riusciti a scendere sull’isola Bisentina. Scrigno di meraviglia, museo a cielo aperto. In tanti hanno deciso di regalarsi un’emozione, non da poco, grazie all’organizzazione e la cura appassionata del Fai provinciale. 

Questo era il sacrario dei Farnese. Così aveva immaginato l’isola Ranuccio Farnese il Vecchio, nonno di papa Paolo III. Qui avrebbero dovuto finire i loro viaggi terreni tutti i membri della famiglia. E così avvenne fino alla distruzione del Ducato di Castro e il ritorno dell’isola tra le proprietà dello Stato della Chiesa. 

Nel 1912 l’acquisto da parte della principessa Beatrice Spada e del duca Fieschi Ravaschieri, quindi i loro eredi i Del Drago. Gli ultimi, soprattutto il principe Giovanni, che l’hanno amata con tutto il cuore. Da qualche mese un nuovo passaggio di mano, con l’acquisto del bene da parte della famiglia Rovati. 

Sono loro che hanno deciso la riapertura straordinaria per queste giornate di Primavera del Fai. Loro che, in accordo con la Soprintendenza, stanno definendo un importante lavoro di recupero. Serviranno almeno due anni per riportare tutto all’antico splendore.

Tante le bellezze da incontrare. La chiesa dei santi Giacomo e Cristoforo, la cappella del Crocifisso (con gli affreschi della scuola di Benozzo Gozzoli), la Rocchina di Antonio da Sangallo. A tutto questo vanno aggiunti segnati di un passato più antico, quello etrusco. Così come una natura che qui mozza il fiato. Tra alberi straordinari ed affacci incredibili. Tante le storie, le leggende, i miti, i sogni che si condensano sulla Bisentina.

E non è difficile capire che questo può essere uno dei centri di uno sviluppo turistico della Tuscia da tempo agognato ma che pare ogni giorno, grazie al lavoro di tanti, sempre più possibile. 

Tanti gli scatti che in queste ore i diversi visitatori della Bisentina hanno iniziato a condividere su Facebook.

 

 

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