“Ipocrita negare che la malavita organizzata abbia in mano parte dell’economia della Tuscia”
Homepage - VITERBO - 21 marzo, Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. "Torniamo a chiedere al sindaco di Viterbo di mettere in atto le prerogative e gli strumenti attribuiti alle autonomie locali per il contrasto alle mafie - così Lavoro e Beni Comuni, Anpi e Arci -".
VITERBO – 21 marzo, Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Torniamo a chiedere al sindaco di Viterbo di mettere in atto le prerogative e gli strumenti attribuiti alle autonomie locali per il contrasto alle mafie – così Lavoro e Beni Comuni, Anpi e Arci -.
È ipocrita negare che la malavita organizzata, comunque la si voglia chiamare, abbia in mano buona parte dell’economia di Viterbo e della Tuscia, dall’edilizia ai rifiuti, dall’agricoltura al credito: quanti sportelli bancari devono ancora aprire per rendersene conto?
Non servono generiche condanne verbali: occorrono severi dispositivi di controllo sul rilascio delle concessioni e sugli appalti, per contrastare ogni forma di abusivismo, commerciale ed edilizio, e il lavoro nero; per tenere alta la guardia sul racket e sull’usura.
Serve attivare campagne d’informazione rivolte in particolare ai soggetti sociali a rischio; servono progetti di sensibilizzazione nelle scuole, con le scuole, per creare consapevolezza critica e consolidare la coscienza civica delle giovani generazioni: perché la mafia non è altro che un prodotto del degrado dell’etica pubblica. Chiediamo un impegno che –per degli Amministratori che si rispettino– dovrà andare ben al di là di una fiaccolata”.