Io sto con Osteria Salicicchia e come viterbese chiedo scusa

Io sto con Osteria Salicicchia e come viterbese chiedo scusa

Primo Piano - Io sto con Osteria Salicicchia, li abbraccio e chiedo scusa. Come viterbese chiedo scusa, sperando che a Palazzo dei Priori arriveranno uomini e donne migliori.

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Osteria Salicicchia è un bel posto, una pizzeria del capoluogo della Tuscia che contribuisce a rendere migliore la città di Viterbo. Lo fa con la semplicità di chi lavora, paga le tasse e crea lavoro. Non parliamo di gente garantita ma di persone che vanno a dormire tardi la sera, dopo aver macinato chilometri tra i tavoli e tirato giù dal forno un prodotto che a suo modo racconta un guizzo, un riflesso del territorio.

Non sono sponsor di questo giornale e probabilmente non riusciranno mai a esserlo perché continuamente costretti a spendere soldi per risistemare il locale, a Porta San Pietro, puntualmente allagato a ogni acquazzone. Allagato perché i tombini sono ostruiti e il sistema di scolo delle acque piovane in questa parte di città non funziona. Un problema stranoto, quasi monotono e noioso, che pure non ha trovato soluzione da parte di chi è preposto: il Comune di Viterbo.

Venerdì una banale pioggia ha mandato in tilt di nuovo tutto. Porta San Pietro, una delle zone più belle e abbandonate di Viterbo, si è di nuovo riempita d’acqua. Tanto che anche la macchina dei titolari della pizzeria è stata letteralmente sommersa. Dentro al locale c’erano diversi clienti, che hanno assistito increduli alla scena. In questo banale e grave fatto di cronaca c’è qualcosa di profondamente ingiusto. C’è la storia di una famiglia di lavoratori che fa il suo per sé e per Viterbo e riceve puntualmente schiaffi. Perché nonostante le tante denunce il problema non è stato risolto e loro si trovano puntualmente nei guai.

Crediamo che la faccenda di Osteria Salicicchia non possa più considerarsi un fatto privato. Crediamo che i viterbesi dovrebbe andare dai proprietari e chiedere scusa per come il loro Comune si comporta. Da viterbese provo vergogna a vedere il ripetersi sistematico di uno scempio, arriverei a dire “di uno stupro” che ogni volta che il cielo fa cadere acqua viene ripetuto a danno di semplici lavoratori. Solo chi non ha mai lavorato, solo chi non ha rischiato mai veramente del suo può permettersi il lusso ignobile dell’indifferenza. Io sto con Osteria Salicicchia, li abbraccio e chiedo scusa. Come viterbese chiedo scusa, sperando che a Palazzo dei Priori arriveranno uomini e donne migliori.

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