Incontro di Forza Italia, tutti d’accordo con Rossi: “no alla bandocrazia, scelgano i politici”

Incontro di Forza Italia, tutti d’accordo con Rossi: “no alla bandocrazia, scelgano i politici”

Politica - Filippo Rossi e Forza Italia insieme per una nuova politica culturale libera dalla bandocrazia: "scelgano i politici". Condivisione però anche per Paolo Manganiello che, pochi secondo dopo, ha detto l’esatto contrario: “vi fareste operare da un avvocato? Ecco la cultura ha bisogno di addetti ai lavori”.

ADimensione Font+- Stampa

Filippo Rossi e Forza Italia insieme per una nuova politica culturale libera dalla bandocrazia. Ieri pomeriggio a Palazzo dei Priori è andato in scena l’incontro di Forza Italia sui temi della cultura. Il protagonista più atteso però era il leader di Viva Viterbo e direttore del Festival Caffeina Filippo Rossi, che in questi giorni è stato oggetto di numerose polemiche proprio a causa della sua partecipazione all’iniziativa di partito di parte dell’opposizione al sindaco che anche lui sostiene. Insieme a Rossi presenti Giulio Marini, il responsabile provinciale cultura di Forza Italia Paolo Manganiello, Edoardo Sylos Labini, responsabile nazionale del Dipartimento cultura di Forza Italia, e Marcello Fiori, responsabile nazionale dei club Forza Silvio.

Rossi, nel suo intervento, ha scisso due questioni: quelle di metodo e quelle sui contenuti. Sul metodo Rossi ha messo subito i paletti: “nessuno può dirmi con chi parlare”, ha tuonato. Insomma, è sembrato dire a Serra, “stacce”. Sui contenuti invece Filippo Rossi, perfettamente in linea con i forzisti (o i forzisti con lui, dipende da come la si vuole leggere), ha insistito nella necessità di liberare la politica dal giogo dei bandi: “il metodo della bandocrazia toglie alla politica quello che ha di più prezioso: il diritto di scegliere. Se la politica abdica – spiega – il problema c’è anche per la cultura. I politici devono tornare a metterci la faccia”.

Peccato che le leggi e, più in piccolo, il regolamento comunale approvato dalla maggioranza della quale fa parte anche Rossi, imponga il contrario di quello che afferma, per evitare situazioni torbide e garantire trasparenza. “I bandi spesso sono generici e delegare alla burocrazia significa non scegliere. Il problema, in Italia, è che si parla sempre del «come» e mai del «cosa»”. Insomma carta bianca ai politici, senza garanzia di trasparenza, e via i tecnici dal potere. Una posizione condivisa dalla platea e dai quattro relatori di Forza Italia seduti al tavolo. Condivisione però anche per Paolo Manganiello che, pochi secondo dopo, ha detto l’esatto contrario: “vi fareste operare da un avvocato? Ecco la cultura ha bisogno di addetti ai lavori”.

 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune