Il vescovo Fumagalli all’assemblea Coldiretti: “La dignità nasce dall’uomo che lavora”

Il vescovo Fumagalli all’assemblea Coldiretti: “La dignità nasce dall’uomo che lavora”

Homepage - 'La dignità nasce dall'uomo che lavora, qualunque sia il suo lavoro. Negli anni '60 con l'arrivo delle fabbriche abbandonammo frettolosamente l'agricoltura, affascinati dalla prospettiva del posto fisso e dello stipendio sicuro. Tutto questo però è durato appena 10, 15 anni. Oggi stiamo tornando alla terra e alla pienezza della dignità del lavoro e della vita'', la parte più illuminante del discorso di don Lino.

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Uno degli interventi più significativi in occasione di questo primo maggio è arrivato dal vescovo di Viterbo Lino Fumagalli, durante l’assemblea dei pensionati Coldiretti. Parole semplici, in grado di inquadrare con importante lucidità i tempi che corrono e il delicato tema del lavoro all’interno di questi.

”Grazie a voi oggi si torna alla terra e alla dignità del lavoro”, così l’inizio del discorso di don Lino. ”La dignità nasce dall’uomo che lavora, qualunque sia il suo lavoro. Negli anni ’60 con l’arrivo delle fabbriche abbandonammo frettolosamente l’agricoltura, affascinati dalla prospettiva del posto fisso e dello stipendio sicuro. Tutto questo però è durato appena 10, 15 anni. Oggi stiamo tornando alla terra e alla pienezza della dignità del lavoro e della vita”.

Un messaggio vibrante quello che il vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli, ha rivolto agli agricoltori pensionati della Coldiretti arrivati a Montefiascone per la seconda assemblea provinciale dell’associazione. L’assise, aperta dal presidente Vannino Cappelloni, si è chiusa con la firma della convenzione con Villa Santa Magherita che introduce sconti e agevolazioni per i soci della Coldiretti e del patronato Epaca sulle visite specialistiche e gli accertamenti diagnostici.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il direttore dell’istituto, padre Terenzio, il sindaco di Montefiascone Luciano Cimarello, il direttore sanitario di Villa Santa Margherita Attilio Mancini e Mirco Marianello, direttore della Banca Credito Cooperativo di Roma. Accoglienza affettuosa quella riservata allo storico direttore – l’ha guidata per 20 anni – della Coldiretti di Viterbo Ionio Massini.

”Questa federazione è un pezzo di storia della nostra organizzazione, visto che proprio a maggio festeggerà i suoi 75 anni di vita e di attività”, ha ricordato il direttore della Coldiretti del Lazio, Aldo Mattia, presente all’assemblea. A salutare i pensionati sono stati l’attuale direttore Alberto Frau e il presidente Mauro Pacifici.

”La nostra credibilità di persone serie e perbene – ha ricordato Pacifici – ce la siamo costruita nel tempo, dimostrando sempre pudore e senso del dovere, lavorando sodo anche quando c’era poco da guadagnare. La credibilità è il nostro patrimonio più prezioso insieme alla vostra esperienza di vita, che è l’esempio al quale guardiamo per orientare il nostro agire e guidare al meglio le nostre aziende”, ha detto Pacifici ringraziando i pensionati. A Montefiascone è intervenuto anche Gino Taticchi, presidente dell’associazione regionale dei pensionati Coldiretti che conta 45mila iscritti.

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