Il tramonto del Partito Democratico e dei suoi big. Ormai appare scontata la caduta di Fioroni all’uninominale. Stop anche a Mazzoli

Il tramonto del Partito Democratico e dei suoi big. Ormai appare scontata la caduta di Fioroni all’uninominale. Stop anche a Mazzoli

Elezioni 2018 - La notizia grossa per la provincia di Viterbo è la caduta di una figura come quella di Giuseppe Fioroni. Salvo miracolo, per intercessione diretta del Padreterno, il big viterbese è destinato a perdere la sfida dell'uninominale. Bisognerà vedere cosa accade nel plurinominale, ma visto l'andamento terribile del Pd difficilmente si aprirà il paracadute dell'ex ministro viterbese.

ADimensione Font+- Stampa

La notizia grossa per la provincia di Viterbo è la caduta di una figura come quella di Giuseppe Fioroni. Salvo miracolo, per intercessione diretta del Padreterno, il big viterbese è destinato a perdere la sfida dell’uninominale. Bisognerà vedere cosa accade nel plurinominale, ma visto l’andamento terribile del Pd difficilmente si aprirà il paracadute dell’ex ministro viterbese. I risultati con 135 seggi scrutinati su 269 raccontano una scelta netta su Mauro Rotelli, candidato all’uninominale per la coalizione del centrodestra. Vola Rotelli al 40,59%. Secondi i Cinque Stelle che vanno forte e sono il primo partito nella Tuscia con il 31,19%. Terza la coalizione formata nel centrosinistra con perno Pd. Un perno che di fatto non c’è più. La coalizione, rappresentata da Fioroni, arriva al 20,28%. Con un Pd bassissimo al 17,35. Qui tutti i risultati delle politiche.

Cade anche Alessandro Mazzoli (al momento 266 seggi scrutinati su 512). In questo caso per il rappresentante viterbese all’uninominale della coalizione del centrosinista una mancata riconferma. La scena della Camera si ripete in quest’altro ramo del Parlamento, punto di vista sempre area del Viterbese. Qui è Francesco Battistoni il numero uno, con il 40,13% dei consensi. Segue Alberto Cozzella del Movimento Cinque Stelle con il 31,20%, ultimo Mazzoli con il 20,38%.

Bisognerà attendere la chiusura dello spoglio ma il quadro appare congelato e in linea con il voto nazionale, dal punto di vista delle percentuali. Quanto accaduto cambia in maniera profonda la geografia della politica viterbese e i suoi punti di riferimento. Molte cose sembrano destinate a cambiare su tutto il territorio per tutta una serie di reazioni a catena che sembrano destinate a innescarsi. La prossima sul calendario, non dimentichiamolo, è il voto nel capoluogo della Tuscia tra fine maggio e inizio giugno. 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune