“Il titolo Unesco festeggiato degnamente solo grazie alla volontà dei facchini”. Tutti i mancati pagamenti del Comune: pranzi, targhe e museo

“Il titolo Unesco festeggiato degnamente solo grazie alla volontà dei facchini”. Tutti i mancati pagamenti del Comune: pranzi, targhe e museo

Cronaca - Una nuova dura nota del Sodalizio fa il punto su tutta una serie di questioni tra il Sodalizio e i facchini.

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pranzoIl Sodalizio dei facchini racconta la giornata di questo sabato e fa il punto sui rapporti tesi con il Comune di Viterbo, in una nota facebook sulla sua pagina.

IL TESTO DEL MESSAGGIO

“Oggi 15 novembre 2014, presso il Ristorante Resort Villa Finisterre, si è tenuto il pranzo sociale 2014 del Sodalizio Facchini di Santa Rosa.
Quello di oggi è stato un evento particolare, da ricordare e da annoverare tra le pagine più belle della storia della nostra associazione.
Dopo quasi cinquant’anni il pranzo sociale, nato come ricompensa dell’amministrazione comunale nei confronti dei Facchini, è stato autofinanziato dai Cavalieri di Santa Rosa. Con un inatteso, ma graditissimo gesto , gli amici di Confartigianato hanno contribuito alla realizzazione dell’evento; per questo li ringraziamo di tutto cuore.


La ragione di questa scelta a senso unico va ricercata nella motivazione (inequivocabile peraltro) che l’amministrazione comunale ad un anno di distanza, non ha dato il benché minimo segno di voler, come consuetudine, rimborsare il pranzo sociale del 2013 (pagato dal Sodalizio il 16.11.2013) e le relative targhe commemorative (pagate anche queste nel 2013) che vengono consegnate ai Facchini.

La cosa bizzarra è che da palazzo dei Priori non proviene che un silenzio assordante, rotto solo da qualche pianto sommesso con annesse lacrime di coccodrillo e, soprattutto, dall’improvvida replica di un consigliere di maggioranza il quale, in base alle sue strampalate ed infondate elucubrazioni, accusa il Sodalizio di disparità di trattamento nei confronti della reggente amministrazione rispetto alla precedente (argomentazione smentita dai fatti e dalla cronaca), non prima di averci reso edotti che possiede (a casa sua, evidentemente) una bacheca dell’arroganza nella quale ripone cimeli vari, restituiti o meno.

Il fatto è che ad oggi nessun rimborso è arrivato nella casse del Sodalizio, compresa la refusione di quanto pagato ai gestori del Museo del Sodalizio, museo che, giocoforza, rimarrà serrato fino a data da destinarsi. Men che mai c’è stata rassicurazione di un rimborso del pranzo sociale 2014, atteggiamento questo che ha indotto l’interruzione di una pressoché cinquantennale tradizione.
Da qui la scelta obbligata dell’autofinanziamento del Pranzo Sociale, al quale, ovviamente, non sono stati invitati i rappresentanti del Comune (e ci mancherebbe altro). Nostro malgrado e per non creare imbarazzi di sorta non abbiamo potuto invitare i rappresentanti delle altre istituzioni, ai quali vanno le nostre scuse.

Discorso a parte merita la vicenda delle targhe commemorative del 2014. Visto che quelle del 2013 sono ben lungi dall’essere rimborsate, un provvido intervento della Banca di Viterbo ha reso possibile, almeno per quest’anno, la consegna delle targhe 2014. Un grazie di vero cuore al Presidente Vincenzo Fiorillo, al DG Massimo Caporossi e a tutto il CdA. Come è giusto che sia, sulle targhe, oltre al logo del Sodalizio e dell’Unesco, è stato inciso il simbolo del glorioso Istituto di Credito viterbese, mentre, per la prima volta dopo quasi cinquant’anni, non campeggia, com’è altrettanto giusto ed ovvio, il simbolo del Comune di Viterbo.

Tutto questo è accaduto a quasi un anno di distanza dal riconoscimento UNESCO, degnamente onorato e festeggiato solo (e sfidiamo a dire il contrario) dalla volontà e dal coraggio dei Facchini, che, nonostante le resistenze e le critiche a 360°, hanno voluto allungare il percorso a via Marconi, per rendere memorabile il trasporto 2014, visto che il promesso (e lasciato cadere nel vuoto) trasporto straordinario (lofaremoancheacostodivendereigioiellidifamiglia) non ha avuto seguito. Basti pensare al cartellone e ai manifesti del Trasporto, dove non c’era traccia del logo UNESCO.

Purtroppo e nonostante i moniti e segnali giunti dalla Rete e dal’UNESCO, a molti amministratori tuttora sfugge (o da fastidio riconoscere) il ruolo centrale che hanno le comunità firmatarie (di cui il Sodalizio è il capofila) all’interno dei Progetti e dei riconoscimenti dell’UNESCO, ma questo è solo uno dei tanti problemi.


Quella di oggi è stato dunque una bella festa in famiglia, 220 persone, senza etichetta (molti diranno finalmente), senza table d’honneur, senza discorsi ampollosi e cerimoniali vari (eccezion fatta per la consegna delle targhe), con tanti amici attorno tra cui i Presidenti Emeriti del Sodalizio Nello e Lorenzo Celestini, il Vicario Generale Don Luigi Fabbri e Don Alfredo Cento (cappellano del Sodalizio), Luigi Mechelli (AVIS), Alfredo Fazio, Renzo e Alessandro Lucarini (Centro Storico), Pino Loddo e Giancarlo Magno del Pilastro, Paolo Bracaglia del Comitato Pianoscarano, il Circolo Giulio di Selvaggini, Francesco Aliperti di Archeoares, Carlo Maria Scipio e Silvio Cappelli di Take Off, Emanuela Rinelli e il Maestro Moretti dell’Associazione Filarmonica Vejanese, Vincenzo, Mirko e Stefano Fiorillo, Andrea e Contaldo Cesarini, Damiano Amatore, Fausto Cappelli, la mascotte Federico Moretti e i Rappresentanti dei Facchini di San Lanno di Vasanello, Caterina Valeri e tanti altri amici. Un ottimo pranzo, in un ambiente allestito con lussuosa semplicità e soprattutto tanta voglia di stare insieme con gioia e all’insegna della schiettezza e del sentimento di fratellanza che lega tra loro i Facchini ed i Facchini a Viterbo, ai viterbesi e ai loro amici, sempre nel segno di Santa Rosa”.

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