Il Teatro Unione riscalda i cuori di tantissimi grazie a Fragile

Il Teatro Unione riscalda i cuori di tantissimi grazie a Fragile

Cultura - Un debutto da tutto esaurito, il ministro Fedeli: “Avete rappresentato lo spirito dell'articolo tre della Costituzione, questo spettacolo deve andare in tutte le scuole”.

ADimensione Font+- Stampa

La magia di un fiammifero lungo che si accende nel buio, quella di un brano “a bocca chiusa” realizzato da ragazzi sordi e un ballo che sarà difficile dimenticare: quello di un figlio che chiede al padre di esserci. Poi tanto altro, un intreccio di mondi.

‘Fragile – Maneggiare col cuore’, ovvero le montagne russe del sentimento. Ieri al Teatro Unione il debutto. Con tanto di presenza del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che sul finale sale sul palco e saluta così: “Avete dimostrato che con musica, video e creatività siete in grado di comunicare messaggi importantissimi. Avete messo insieme le vostre diversità, interpretando in modo straordinario l’articolo 3 della nostra Costituzione, che indica lo Stato come strumento di superamento delle discriminazioni. Questo spettacolo va visto in tutte le scuole”.

Protagonisti i ragazzi delle scuole viterbesi che, in questi mesi, si sono preparati al meglio per stupire. Obiettivo centrato, a giudicare dai due sold out registrati (quello dello spettacolo delle 17 e poi delle 21), ma soprattutto dagli applausi a scena aperta. Ogni volta che il palco è riuscito ad accendere qualcosa dentro il pubblico. Immenso l’applauso finale, dove i presenti hanno voluto restituire quanto preso durante la messa in scena.

Un musical reso possibile dall’impegno ma anche dal sostegno della Presidenza del Consiglio dei MinistriDipartimento Pari Opportunità. Un lavoro corale contro le violenze e le discriminazioni: omofobia, bullismo, violenze di genere, sugli immigrati. Presenti in sala le principali istituzioni cittadine e i rappresentanti politici del territorio. Sul palco, oltre al ministro Fedeli, sono saliti il parlamentare Giuseppe Fioroni, il sindaco Leonardo Michelini, il suo vice Luisa Ciambella e l’assessore alla Cultura Antonio Delli Iaconi.

All’interno dello spettacolo anche la principessa etrusca Ati, utilizzata per affrontare il delicato tema della parità di genere uomo/donna. Presso la civiltà etrusca infatti le donne erano tenute in grande considerazione e godevano di tutte le libertà. Dal mondo classico lo spunto anche per affrontare il tema dell’omofobia, attraverso un monologo davvero brillante che chiude parlando di Achille e Patroclo.

Lo spettacolo è parte integrante di un progetto della Presidenza del consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Parì Opportunità presentato dall’IC Vanni di Viterbo, con l’IC Carmine di Viterbo e l’IIS Cardarelli di Tarquinia, insieme con il Comune di Viterbo, il Distretto turistico dell’Etruria Meridionale, l’associazione Juppiter, la Fondazione Exodus, Vip clown di corsia – Viterbo, Mille giovani per la pace e la cooperativa gli Aquiloni.

 

 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune