Il Sodalizio dei facchini lancia una rete di associazioni per migliorare il settembre viterbese

Il Sodalizio dei facchini lancia una rete di associazioni per migliorare il settembre viterbese

Cronaca - Una rete di associazioni, con perno il Sodalizio dei facchini, per lavorare in sinergia sul settembre viterbese. Quel settembre viterbese che quest’anno non c’è stato. Ed è forse questo il dente dell’amministrazione Michelini che duole su cui i facchini puntano di battere, all’interno di questa partita di nervi che è in corso.

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sodalizioSodalizio e Comune di Viterbo, un rapporto sempre più compromesso. I facchini hanno iniziato anche un lavoro sulla città per fare rete con altre associazioni, e questa notizia (positiva di per sé) rischia di avere effetti, non proprio entusiasmanti, nei rapporti già tesi con Palazzo dei Priori.

Due sabati fa i facchini hanno “mollato” l’amministrazione Michelini. Ora vivono da separati in casa, dove la casa è la città di Viterbo. Ognuno per conto suo, senza condividere più nulla. Unico punto di contatto il prossimo tre settembre, al trasporto. A innescare il domino la brutta storia della commissione per la scelta della nuova Macchina di Santa Rosa, da cui di fatto i facchini non faranno parte, e le parole pronunciate in consiglio e commissione da alcuni consiglieri di maggioranza.

Nessuna comunicazione tra le due parti, vige un silenzio di piombo. Michelini tiene a bada i suoi, anche se lontano da occhi indiscreti c’è chi scalpita. Lo stesso sta facendo Massimo Mecarini. I facchini vanno avanti per la loro strada e sembrano intenzionati a non scontarne una all’amministrazione. Un filotto di azioni per dire chiaramente: “si campa anche senza rapporti con il Comune”. Prima la comunicazione che pranzeranno da soli al prossimo pranzo sociale novembrino. Nessun amministratore del comune siederà a tavola con loro, mettendo la parola fine, o almeno mettendo in pausa, una tradizione trentennale. Poi c’è la storia del Museo del Sodalizio. Convenzione scaduta a luglio e rinnovata recentemente, senza avvisare i diretti interessati (i facchini). Museo chiuso.

Un terzo tassello si aggiunge al mosaico. Un incontro che si è tenuto il 30 ottobre, presso l’ex chiesa della Pace. Il luogo dove i facchini, ogni anno, tengono la famosa prova di portata e dove si riuniscono. Questa volta la riunione ha visto protagonisti anche vari comitati festeggiamenti cittadini: Pianoscarano, Centro Storico, Pilastro, Santa Barbara; presente anche l’Avis Comunale.

La notizia campeggia sulla pagina facebook del Sodalizio stesso. Scopo della riunione? “Avviare un tavolo comune – così c’è scritto – in vista della costituzione di una rete cittadina di associazioni affini, vale a dire associazioni volte a preservare e migliorare l’aspetto storico, religioso e/ folkloristico per cui sono sorte, in particolare i festeggiamenti del settembre viterbese. Obiettivo della costituenda rete è quello di unire le rispettive risorse in modo sinergico e armonico per presentare una piattaforma unica e organica”.

Nel post è lanciato anche un invito ad altre associazioni, che condividono gli stessi obiettivi, a unirsi. Sembra proprio che i facchini abbiano iniziato un percorso di aggregazione all’interno della città e questo rischia, alla luce dei presenti rapporti, di rappresentare una notizia non proprio positiva per Palazzo dei Priori.

Foto Fisioterapy Center

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