Il “pensiero stupendo” di Tofani e il domino in terza e quarta commissione

Il “pensiero stupendo” di Tofani e il domino in terza e quarta commissione

Politica - La maggioranza di Leonardo Michelini sembra destinata a non vivere un giorno di serenità. Persino l'elezione del presidente del consiglio Marco Ciorba non è stata incassata senza nuvole. Ora il caos si sposta in terza e quarta commissione, con una situazione piuttosto ingarbugliata.

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Guai per la maggioranza sulle commissioni. “Pensiero stupendo”, forse avrà fischiettato così il consigliere comunale Maurizio Tofani, al secolo capogruppo di oltre le Mura, mentre trasmetteva al consiglio comunale la nota dove dispone il trasferimento del collega di movimento Francesco Moltoni dalla terza commissione Urbanistica alla quarta Cultura. E il pensiero gli sarà sembrato ancora più stupendo, sulle note di Patty Pravo, quando comunicava così il suo ingresso in terza commissione.

Il fatto si è compiuto giovedì, in apertura dell’ultimo consiglio comunale. Facendo sollevare dalla sedia diversi consiglieri di opposizione. Su tutti da sottolineare l’intervento duro di Goffredo Taborri: “Da oggi, dopo questa, farò un’opposizione dura. Basta con geometri, architetti e ingegneri in commissione Urbanistica”. Ma si è alzato anche Sergio Insogna, l’uomo più critico della maggioranza verso se stessa, e sulle note di ‘Dammi tre parole’ le ha scelte così: “Epurazione”, “purghe”, “bande”.

Ma il “casino deve ancora venire”. E scoppierà tutto la prossima settimana. La terza commissione è stata convocata dal vicepresidente Gianmaria Santucci e deve eleggere ancora il presidente. Ma i consiglieri di minoranza, furibondi per il principio messo in campo dal gesto di Tofani (il capogruppo può giocare a scacchi con i propri consiglieri spostandoli come crede da una commissione all’altra), hanno già fatto sapere che non garantiranno la loro presenza per l’elezione. Ergo, servendo maggioranza di due/terzi, non sarà possibile più eleggere la presidenza. Salvo che non si torni indietro e si ridiscutano, con lo stesso Moltoni e tutti i consiglieri, le composizioni delle commissioni.

Intanto lo stesso Moltoni solleva dubbi di legittimità su quanto compiuto dal capogruppo e ha chiesto risposta scritta al segretario generale Francesca Vichi. Ma c’è dell’altro. Se la terza commissione è bloccata i problemi ora sono anche in quarta. Infatti la proporzione dice che su 11 consiglieri 6 sono di maggioranza e 5 di opposizione. Il problema è che in commissione Cultura ora siedono Moltoni e Insogna, che magari non sono proprio propensi a votare come la maggioranza. Insomma: un domino.

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