Il Nome della Rosa girato nel Viterbese, la Rai al lavoro su una serie televisiva tratta dal capolavoro di Eco

Il Nome della Rosa girato nel Viterbese, la Rai al lavoro su una serie televisiva tratta dal capolavoro di Eco

Homepage - Il Nome della Rosa nel Viterbese. Il celebre libro capolavoro del maestro Umberto Eco torna a vivere sul piccolo schermo in una serie televisiva di sei puntate. E come location è stato scelto il Parco di Vulci. Una produzione Rai Fiction, un progetto di lunga gestazione. Tanto che Umberto Eco, scomparso nel 2016, aveva avuto modo di supervisionare la sceneggiatura scritta da Andrea Porporati in tandem con lo sceneggiatore britannico Nigel Williams.

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Il Nome della Rosa nel Viterbese. Il celebre libro capolavoro del maestro Umberto Eco torna a vivere sul piccolo schermo in una serie televisiva di sei puntate. E come location è stato scelto il Parco di Vulci. Una produzione Rai Fiction, un progetto di lunga gestazione. Tanto che Umberto Eco, scomparso nel 2016, aveva avuto modo di supervisionare la sceneggiatura scritta da Andrea Porporati in tandem con lo sceneggiatore britannico Nigel Williams.

Si tratta del primo adattamento televisivo dal bestseller di Eco, trasformato a metà anni Ottanta nel film vincitore di due Bafta, un César, cinque David di Donatello, tre Nastri d’argento oltre ad altri riconoscimenti in tutto il mondo. Una curiosità legata alla tv: per ben tredici anni Il nome della rosa ha detenuto il record d’ascolto di 14 milioni 672 mila spettatori su RaiUno, dal 1988 al 2001 (quando andò in onda La vita è bella che registrò 16 milioni 80 mila spettatori).

Il ruolo di Guglielmo da Baskerville, il monaco-detective interpretato da Sean Connery nel kolossal diretto da Jean-Jacques Annaud nell’86, è stato affidato a John Turturro mentre Rupert Everett sarà il suo antagonista, Bernardo Gui (F. Murray Abraham nel film). Adso da Melk, il novizio che nel film era interpretato da un giovane Christian Slater, nella serie tv avrà il volto del diciottenne attore tedesco Damien Hardung. Alla regia Giacomo Battiato.

La serie, in inglese, con un budget previsto di 23 milioni di euro, è prodotta da Matteo Levi (con la 11 Marzo) e Carlo Degli Esposti (con Palomar) in collaborazione con Rai Fiction.

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