Il “lancio su Vallebona”, i consiglieri Volpi, Boco e Micci si spendano per una targa ricordo

Il “lancio su Vallebona”, i consiglieri Volpi, Boco e Micci si spendano per una targa ricordo

Homepage - Sette soldati americani precipitarono con il loro aereo, colpito dai tedeschi, e si lanciarono su Vallebona. Vennero nascosti dalla popolazione locale e riuscirono a salvarsi. Una pagina di storia minore che rischia di scomparire per sempre. Chiediamo ai consiglieri grottani di fissarla nella memoria civica con una semplice targa da apporre in un angolo del paesino.

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Questa domenica abbiamo raccontato ai lettori de La Fune la storia del bombardiere americano colpito dalla contraerea nazi-fascista e sprofondato nelle acque del lago di Bolsena. Ma più che altro abbiamo rispolverato una pagina che pochi conoscono, quella del lancio su Vallebona.

Sette soldati statunitensi trovarono l’accoglienza e la copertura della gente del posto. Un’azione di coraggio da parte della popolazione locale che meriterebbe di essere ricordata almeno con un semplice targa da apporre in qualche angolo della piccola frazione.

Oggi Vallebona è un piccolo gruppo di case, la maggior parte delle quali disabitate, subito sotto Grotte Santo Stefano. Un territorio che la geografia politica ha attribuito al Comune di Viterbo. Della zona di Grotte ci sono in consiglio comunale tre consiglieri: Marco Volpi, Augusta Boco ed Elpidio Micci.

La Fune chiede ai tre un piccolo sforzo per far realizzare una targa, che ricordi il coraggio dei civili che nel gennaio del 1944 diedero protezione ai militari Alleati. Un gesto che, se scoperto dai nazi-fascisti poteva costare la vita. Una pagina di Resistenza minore, ma di cui comunque sarebbe ingiusto perdere la memoria. 

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