Il contratto con Viterbo Ambiente sul tavolo dell’Autorità Anticorruzione

Il contratto con Viterbo Ambiente sul tavolo dell’Autorità Anticorruzione

Politica - “Rispetto alla base d’asta - ha detto Michelini - c’è stato un ribasso del solo 0,2%. Di 100mila euro su 50milioni di Euro”. E poi: “manderemo il contratto all’Anac, l’Autorità Anticorruzione di Cantone per il controllo dell’appalto”

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Il contratto con Viterbo Ambiente finirà sul tavolo dell’Autorità Anticorruzione (Anac). Lo ha annunciato ieri il sindaco Leonardo Michelini a Santa Barbara durante il primo dei tre incontri programmati durante questa settimana (leggi qui) per raccontare a cittadini “come stanno davvero le cose”. Il primo cittadino, accompagnato dal vice Luisa Ciambella, ha fatto capire che in quel contratto c’è qualcosa che non quadra. Ha ripetuto come un mantra la questione del ribasso sulla base d’asta troppo basso per non essere sospetto. Parole di chi scrive, ma concetti espressi tra le righe dal Primo cittadino.

“Rispetto alla base d’asta – ha detto Michelini – c’è stato un ribasso del solo 0,2%. Di 100mila euro su 50milioni di Euro”.  E poi: “manderemo il contratto all’Anac, l’Autorità Anticorruzione di Cantone per il controllo dell’appalto”. Quel che non torna anche in questo caso sono i tempi. Che il ribasso fosse così basso lo si sapeva da sempre e perché, allora, non mandarlo prima all’Anac?

L’appalto, al centro dell’attenzione della Procura, è arrivato dopo un bando pianificato dalla scorsa amministrazione comunale, quella guida da Giulio Marini. L’ex sindaco nei giorni scorsi aveva parlato proprio della vicenda a Sbottonati. Un appalto che dalle carte della Procura risulta essere poco chiaro. Marini ha spiegato di non aver redatto in house il bando stesso, che – ha spiegato a Sbottonati – “l’ha redatto un soggetto terzo, ovvero il Consorzio nazionale degli imballaggi, mica noi. Noi abbiamo solo dato un apporto tecnico”.

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