Il Cev continua a costare 50mila euro all’anno e lo farà a lungo

Il Cev continua a costare 50mila euro all’anno e lo farà a lungo

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Il Cev ci costa 50mila euro all’anno. Una società ormai inutile che senza far niente pesa sulle casse comunali cifre che sono trascurabili per un anno, ma che rischiano di diventare pesanti se la vicenda non verrà chiusa a breve.

Il liquidatore Cinzia Marzoli nei giorni scorsi è intervenuta durante la seconda Commissione del Comune di Viterbo per spiegare cosa tiene in vita l’azienda in house di Palazzo dei Priori. Di fatto sono le cause giudiziarie che non permettono al Cev di chiudere. Tra crediti da recuperare e debiti ai quali si dovrebbe assolvere tramite transazioni, le cifre che girano sono importanti. Si parla di centinaia di migliaia di euro. Per transare e trattare direttamente coi privati il Consiglio Comunale dovrebbe dare un mandato al liquidatore. Mandato che però i consiglieri si guardano bene dal dare. Ci potrebbe infatti essere il rischio che un giorno possa intervenire la Corte dei Conti a dire che la quella scelta, o quell’altra erano sbagliate. Dunque rimarrà tutto così, finché non si esauriranno le lunghe battaglie legali in corso.

I costi ammontano a circa 50 mila euro all’anno, anche se le spese legali potrebbero alzare questa cifra, e consistono soprattutto nel compenso per il liquidatore e nell’affitto della sede nella quale non ci sono più allacci di luce o gas, che costa circa 5mila euro ogni 12 mesi. Il risparmio potrebbe arrivare dallo spostamento in altro luogo della stessa. Per farlo bisognerebbe trasportare molti faldoni. “Non si possono buttare – ha spiegato Cinzia Marzoli – ma mi basta anche uno sottoscala dove metterli”.

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