Il Bilancio sarà approvato tra lunedì e martedì, forse in seconda convocazione

Il Bilancio sarà approvato tra lunedì e martedì, forse in seconda convocazione

Homepage - La conferenza dei Capigruppo convocata durante una pausa del Consiglio comunale di oggi ha deciso di rinviare alla prossima settimana l’approvazione del bilancio. Niente di nuovo, sembrerebbe, tanto che già da oggi scrivevamo che fosse questa l’intenzione della maggioranza e dell’opposizione.

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Il Bilancio sarà approvato tra lunedì e martedì, forse in seconda convocazione. La conferenza dei Capigruppo convocata durante una pausa del Consiglio comunale di oggi ha deciso di rinviare alla prossima settimana l’approvazione del bilancio. Niente di nuovo, sembrerebbe, tanto che già dalla mattina di oggi scrivevamo che fosse questa l’intenzione della maggioranza e dell’opposizione.

In realtà la decisione arriva dopo un lungo tira e molla in Conferenza dei Capigruppo, dovuto alla volontà del sindaco Leonardo Michelini e del vice Luisa Ciambella di chiudere la partita già questa sera. Ciò avrebbe significato l’utilizzo di una sorta di tagliola e quindi il taglio d’ufficio degli emendamenti presentati dal Consiglio al bilancio. L’inizio della discussione sui 500 emendamenti infatti è iniziata circa alle ore 19. L’accelerazione era dovuta, probabilmente, al fatto che la maggioranza oggi era presente al completo. Fatto insolito e difficilmente ripetibile.

Alla fine ha prevalso il buon senso. Gli emendamenti (esclusi quelli di Forza Italia discussi tutti ieri e quasi tutti bocciati) infatti saranno discussi tutti tra lunedì e martedì (qui il buonsenso), ma il bilancio potrebbe essere approvato in seconda convocazione, con il numero legale abbassato. Un fatto mai successo nella storia recente del Comune di Viterbo. Fatto che non piace alla minoranza, ma che è permesso dalla norma.

L’approvazione è comunque ritenuta a rischio. Le posizioni espresse da Volpi, Troili e Viva Viterbo (in totale sono dunque 4 voti) non fanno dormire sonni tranquilli alla Giunta. La minoranza ad oggi conta 13 voti, la maggioranza 20. Con i 4 voti in bilico tutto potrebbe succedere. Ribaltoni è difficile immaginarli, ma mai come questa volta sono ritenuti, anche se improbabili, possibili.

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