Visioni per l’urbanistica di Viterbo, il Consorzio Biblioteche mette in circolo idee e buone pratiche

Visioni per l’urbanistica di Viterbo, il Consorzio Biblioteche mette in circolo idee e buone pratiche

Homepage - Idee e buone pratiche per avere maggiore consapevolezza dello sviluppo urbano della città. E' il lavoro difficile ma prezioso messo in cantiere dal Consorzio Biblioteche con 'Visioni urbane'. Cinque incontri all'insegna della qualità.

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Le città sono idee, meglio: le città sensate nascono dalle idee. Le biblioteche sono dei pensatoi, luoghi in cui si coltiva il presente per vedere fiorire il domani. O almeno questa dovrebbe essere la loro missione e speranza. Così è per il Consorzio Biblioteche di Viterbo e per il commissario Paolo Pelliccia.

Da questa prospettiva nasce ‘Visioni di sabato’. Letture urbane idealiste, personali ed emozionali per percepire, comprendere e abitare la città. Cinque incontri nella sala conferenze intitolata a Vincenzo Cardarelli, nella sede del Consorzio in viale Trento. Tutto gomito a gomito con i pensieri, gli esempi, gli stimoli dei grandi dell’architettura. Questa mattina la presentazione ufficiale. Sabato lo start. Appuntamento alle 17,30 con Marida Talamona e il suo libro ‘L’Italia di Le Courbusier’. Un incontro di peso dal titolo ‘Monsieur Visionnaire, Le Courbusier, a cinquant’anni dalla morte del genio francese’.

Si bissa il 19 marzo con Alberto Bertagna, autore di ‘Tic Tac City’; per parlare di visioni urbane e mettere sul tavolo qualche esempio viertuoso. Si ritorna sul pezzo il 9 aprile con Mario Spada e Mariateresa Aprile e l’incontro ‘Abitare lo spazio urbano’. Poi il 16 aprile arriva Alessandra Piolselli e l’incontro ‘Dimensione e reinvenzione artistica dello spazio urbano’ un estratto dal libro ‘L’Arte nello spazio urbano – L’esperienza italiana dal 1968 a oggi’. Finale sabato 23 aprile a cura di Angelo Crespi. ‘Percezione, lettura e racconto’ il titolo dell’incontro e a fare da traccia il libro di Giuliana Bruno. Newyorkese d’adozione e guru della materia.

Idee in circolo su un tema che serve tantissimo a una città come Viterbo che, dopo gli anni del cemento smodato e delle periferie insensate deve riorganizzarsi, ridefinirsi, ripensarsi proprio come città. Nella speranza che agli incontri si facciano vedere anche gli amministratori della città e che trovino spunti al momento di definire il futuro sviluppo urbano di Viterbo.

L’attività delle biblioteche viterbesi continua a rappresentare una frontiera della contemporaneità. Nei prossimi mesi in cantiere una serie di altre iniziative, protagonista la letteratura. Con grande attenzione alla qualità.

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