I migliori presepi viventi della Tuscia da visitare durante il Natale

I migliori presepi viventi della Tuscia da visitare durante il Natale

Homepage - Arrivato il Natale è tempo per la Tuscia di dare il via alle rappresentazioni della natività, abbiamo selezionato le più belle da visitare durante queste festività.

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Siamo finalmente giunti alla vigilia di questo Natale 2015, da oggi prendono vita una serie di iniziative dedicate alla parte più tradizionale e religiosa di questa festa invernale. Una fra tante è quella dei presepi viventi, le rappresentazioni della natività messe in campo da attori locali. Una variante del classe presepe ideato nel XIII secolo da San Francesco, che unisce all’elemento della rievocazione anche quello teatrale, mettendo letteralmente in scena la nascita di Gesù Cristo così come ci viene descritta nella Bibbia. Abbiamo voluto selezionare per voi i migliori presepi viventi della Tuscia, con le loro caratteristiche e le loro bellezze, per poterne godere al meglio durante queste festività.

Civita di Bagnoregio (26 e 27 dicembre e 1, 2, 3 e 6 gennaio)

Sicuramente l’unione tra lo spettacolo del presepe e uno dei borghi più belli d’Italia è un’occasione da non perdere. La magia del Natale si fonde con la splendida vista del paese. A organizzarlo è il Comitato Permanente Processione del Venerdì Santo, con il patrocinio del Comune. L’ambientazione della nascita di Gesù, studiata con l’effetto di luci, suoni e profumi, si svolge in uno scenario di incomparabile bellezza.

Chia (26 e 27 dicembre e 1, 3 e 6 gennaio)

Una delle rappresentazioni più longeve della Tuscia con i suoi vent’anni di attività e una popolarità sempre crescente, che porta ogni anno nel piccolo paese centinaia di visitatori. Il presepe vivente è ambientato tra i ruderi della chiesa medievale di San Giovenale in un sito archeologico nel quale regnò la civiltà Etrusca e dove sono ancora visibili numerose testimonianze dell’epoca. Durante l’itinerario, inoltre, sarà anche possibile degustare sfiziosi prodotti tipici locali, che vi saranno offerti. La natura incontaminata, illuminata da luci soffuse, fuochi e fiaccole accese faranno da contorno allo scenario che vi farà vivere la magia della nascita di Gesù.

Corchiano (25, 26 e 27 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio)

Un vero e proprio spettacolo teatrale all’aperto focalizzato sul tema della natività, di cui vengono ripercorsi i momenti più salienti. Dalla tribuna, opportunamente installata, è possibile godere di una visuale privilegiata ed unica. Da nove anni il presepe vivente viene svolto in una nuova location, nello splendido scenario del “Monumento Naturale delle Forre” al quale si accede mediante una imponente tagliata viaria di epoca etrusca scavata nel tufo. Uno spettacolo unico con le musiche di Nicola Piovani e la voce narrante di Gigi Proietti.

Vetralla (26 dicembre e 3 gennaio)

Un’altra delle rappresentazioni più antiche della Tuscia, che va avanti sin dal 1987, ci presenta quest’anno una doppia ambientazione: una con Vetralla all’inizio dell’800 e una più classica di Betlemme nell’anno zero. Qui verrà ripresa e liberamente ambientata “la strage degli innocenti” in cui Erode il Grande, re della Giudea, ordina un massacro di bambini allo scopo di uccidere Gesù, della cui nascita era stato informato dai Magi. Soldati in abiti romani metteranno sottosopra il mercato di Betlemme alla ricerca di Gesù.

Tarquinia (26 dicembre e 3 e 6 gennaio)

Non solo natività al paese sul mare della Tuscia: all’interno dell’ambientazione ci sono anche i concitati momenti di una lapidazione pubblica, i malati di lebbra, l’entusiasmo della folla di fronte a giocolieri, saltimbanchi e mangiafuoco, i legionari romani, gli artigiani. Una passeggiata tra gli odori e i sapori del mercato, tra una sosta per gustare le caldarroste dai mercanti e un buon bicchiere di vino alla locanda si giunge alla natività. Oltre 300 comparse in costume d’epoca, prendono parte all’evento realizzato nei quartieri più antichi della città.

Sutri (26 e 27 dicembre e 1, 2, 3 e 6 gennaio)

Uno spettacolo si sviluppa lungo la necropoli rupestre adiacente l’anfiteatro. L’intera area della necropoli viene illuminata da centinaia di fiaccole romane e da luci disposte nei punti strategici per valorizzare ancora di più il luogo.

Da non perdere, poi, i presepi viventi di Bassano in Teverina (26 e 27 dicembre), Bassano Romano (26 e 27 dicembre e 3 gennaio), Celleno (3 gennaio), La Quercia (26 dicembre e 6 gennaio), Montefiascone (26 dicembre, 1 e 6 gennaio), Onano (26 dicembre e 3 gennaio), Ronciglione (26 dicembre e 6 gennaio) e Vejano (26 dicembre, 3 e 6 gennaio).

Fra le tante altre iniziative legate al presepe, infine, segnaliamo in particolare lo spettacolo che si può godere a Calcata presso il “Granarone”, l’antico granaio del paese, risalente al 1632, in via di Porta Segreta, dove  l’artista olandese Marjicke Van Der Maden, allestisce la sua opera. L’unicità di questo presepe è la caratterizzazione di tutti i personaggi presenti nella scena con persone realmente vissute, o tuttora viventi, rappresentative per il paese di Calcata. Ogni anno Marjicke, che gestisce l’Associazione “Il Granarone” insieme a Mimmo Malarbì, aggiunge un nuovo personaggio, realizzato da lei stessa, rigorosamente a mano con pasta di legno e stoffa.

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