I diari della motocicletta – Verso il Circolo Polare Artico

I diari della motocicletta – Verso il Circolo Polare Artico

Diari della motocicletta - Ai primi raggi di luce stavolta ci siamo alzati. Un sole insistente come uno sconosciuto che bussa alla porta ci ha spinto ad andare fuori. Sono le 4 ed è già una alba da incanto.

ADimensione Font+- Stampa

Giorno 6

Ai primi raggi di luce stavolta ci siamo alzati. Un sole insistente come uno sconosciuto che bussa alla porta ci ha spinto ad andare fuori. Sono le 4 ed è già una alba da incanto.

La imprimiamo in una fotografia e torniamo a dormire. Alle 7 siamo già di nuovo in piedi con il pensiero di andare a liberare l’asciugatrice in uso da ieri notte qui al camping. La premura per l’altro qui si fa più pressante, rispettarne i bisogni, non anteporre ostinatamente i propri.
E tutto tace, nessuno è sveglio.

Credo che per capire come la pensino e vivano gli svedesi sia indispensabile vivere le loro stesse esperienze. Questo camping a Stode é una di quelle. Qua fuori sperimento una condizione di risveglio dei sensi. Le luci e i suoni di questa terra sono unici, intensi, l’aria frizzante e il sole già alto ti ricaricano pian piano.

Si riparte, direzione Hoga Kusten, “the Hight Coast”. Proseguendo la E4 direzione Nord attraversiamo per decine di chilometri i fitti boschi e le scogliere di granito che si affacciano sul Golfo di Botnia. Qui lo spettacolo è unico. La Natura domina il paesaggio, alberi verdi e corsi d’acqua argentei si abbracciano davanti ai nostri occhi ovunque rivolgiamo lo sguardo. Un cielo azzurro e sgombro dalle nuvole l’avvolge e la Hoga Kusten vuole raggiungerlo innalzandosi ogni anno di 8 centimetri in più. Anche per questo le spetta il riconoscimento di Patrimonio Unesco dell’Umanità.

Le sorprese di questa giornata non finiscono qui. Usciamo ad Umea, una città dove scopriamo un intreccio perfetto di eleganza storica e modernità. La sua bellezza riempie di meraviglia la nostra mente. Come due bambini che non sanno come fare per avere tutto cerchiamo di celebrare questa nostra presenza con decine di fotografie. Ogni dove merita uno scatto. E non si tratta solo di fiori, del mare, degli edifici ma anche la gestione degli spazi, le possibilità offerte di vivere i luoghi pubblici sono un’eccitante scoperta. Meritato a pieni voti il titolo di capitale europea della Cultura.

La nostra corsa verso il Circolo Polare Artico deve presto riprendere. L’aria pungente e le ore che passano in fretta ci costringono a risalire in moto e a rimetterci in viaggio.
In serata arriviamo a Skelleftea dove trascorriamo la nostra prima notte nella Lapponia svedese anche se, ormai, il sole sembra non lasciarci più.

 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune