I diari della motocicletta – Quel che conta è comunque andare. Destinazione Kristiansund

I diari della motocicletta – Quel che conta è comunque andare. Destinazione Kristiansund

Diari della motocicletta - Trondheim la ricorderemo per il fornitissimo negozio di motoabbigliamento e poi per la sua deliziosa cattedrale.

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Giorno 19
Trondheim la ricorderemo per il fornitissimo negozio di motoabbigliamento e poi per la sua deliziosa cattedrale. Le tute waterproof, con le saldature interne saltate pressoché ovunque, prese in Italia terminano qui il viaggio lasciando, il posto a una migliore di marca americana, sulla fiducia dell’assistenza fortunata trovata in Germania con il nostro casco made in Usa.

Tappa successiva è stata la chiesa in stile romanico-gotico che tanto assomiglia alla famosa Notre Dame parigina in versione più piccola. Bella e suggestiva anche sotto un acquazzone, poco pratica da visitare tra caschi ingombranti, un ombrello rotto e l’irritazione generale per un nuovo giorno senza sole. Il lato positivo è che tornerà a piovere su di noi senza infiltrazione nei vestiti, rimanere asciutti con queste temperature è già un buon motivo per sorridere dei guai.

Questa giornata assomiglia un po’ ai weekend sonnolenti di metà autunno, una piccola baia con cottage apparentemente abbandonata diviene la nostra area sosta. Si respira una tranquillità che assomiglia più alla rassegnazione che alla calma. Non piove più e l’aria è carica dell’odore di resina delle conifere bagnate, sembra di vivere un pomeriggio nel posto più sperduto al mondo che potessimo immaginare. Inizia a germogliare l’accettazione di quel che la strada ci offrirà e il “non può piovere per sempre” diviene il nuovo mantra di questa avventura. In fondo qualche raggio di sole ci prova a fare la sua comparsa come a dirci: “Abbiate fiducia nelle vostre scelte fino in fondo”.

Con l’arrivo al borgo marinaro di Kristiansund riaffiorano i sorrisi. I gabbiani, le navi al porto e gli scorci sul mare dalle viuzze generano stupore e conforto, come carezze sul volto irrigidito dal vento e capisci all’istante che è per tutto questo che sei arrivato lì, per lasciarti confondere le idee, per ribaltare le tue convenzioni se fino a qui le avessi avute e per crearne di nuove su tutto quello che non sapevi e non avessi idea esistesse fuori come dentro di te.

 

Foto Fisioterapy Center

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