I diari della motocicletta – Düsseldorf, la città del Reno del Nord

I diari della motocicletta – Düsseldorf, la città del Reno del Nord

Homepage - Il Saint Pauli d'Amburgo ci ha stupito ma non nascondiamo un senso di sollievo al pensiero di lasciare questa città così caotica e sfrenata.

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Giorno 33

Il Saint Pauli d’Amburgo ci ha stupito ma non nascondiamo un senso di sollievo al pensiero di lasciare questa città così caotica e sfrenata. Caricati i 40 chili di bagagli sulla moto impostiamo il navigatore. “Tom” ci anticipa i nostri 401 km da percorrere fino alla nostra ultima tappa in Germania, 3 ore e 40 di autostrada.

Ancora dobbiamo abituarci alla semplicità di spostamento dell’Europa centrale e nostrana: in Norvegia ci sarebbero volute almeno 9 ore di viaggio, senza intoppi. I paesaggi tedeschi assomigliano molto alla nostra pianura padana, se non fosse per i cartelli con nomi impronunciabili e per i paesi all’orizzonte in pieno stile neogotico tedesco.

Durante le due pause per sgranchirci un po’ e fare rifornimento approfittiamo per aggiornare i nostri cari della nostra posizione e ripartiamo. Mentre guido non è difficile avere nostalgia di quelle strade del nord così temute e nelle liste tra le strade più pericolose ma con un’accortezza e un senso di responsabilità che tutto il mondo dovrebbe invidiare ai norvegesi.

In Norvegia quando si ha necessità di sorpassare metti la freccia per anticipare le tue intenzioni e non sei tu ma l’automobilista che sta davanti a te che si scansa a destra e ti fa gentilmente passare senza cambiare corsia.

Pensavamo fossero alcuni automobilisti cortesi ma poi scopriamo che li è la regola. Chi sta davanti mette la freccia a destra si sposta nella corsia di emergenza e tu, dietro, avanzi semplicemente accelerando. Invece, nelle strade tedesche ti sembra di guidare nel bel mezzo di una gara di formula uno.

Arrivati a Düsseldorf, la pace. Qui non è Amburgo. Nonostante sia sabato sera la città sembra immersa in un calmo tramonto d’estate. Solo un gruppo di una trentina di persone in un locale sotto il nostro albergo in coro con le birre in mano a cantare canzoni a noi sconosciute in lingua tedesca. La stanchezza è incredibilmente inferiore alla fame. Così ci attiviamo alla ricerca di un buon pasto tedesco con l’immancabile TripAdvisor. Con lui non si sbaglia mai. 

Così la Germania ci ha allietato la serata con una cena a dir poco esagerata capace di farci dimenticare le recenti sventure meccaniche. Viva Düsseldorf.

Foto Fisioterapy Center

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