Provincia, Grattarola (Pd): “spero in uno scatto d’orgoglio della maggioranza”

Provincia, Grattarola (Pd): “spero in uno scatto d’orgoglio della maggioranza”

Politica - Il capogruppo del PD a Palazzo Gentili Federico Grattarola interviene in vista del consiglio provinciale in programma per lunedì prossimo durante il quale si discuterà la mozione di sfiducia al presidente Marcello Meroi presentata dalla minoranza.

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“Non so cosa succederà lunedì per la mozione di sfiducia. In provincia è tutto fermo, spero in uno scatto d’orgoglio della maggioranza”. Così il capogruppo del PD a Palazzo Gentili Federico Grattarola in vista del consiglio provinciale in programma per lunedì prossimo durante il quale si discuterà la mozione di sfiducia al presidente Marcello Meroi presentata dalla minoranza.

 

Cosa succederà lunedì? Quante speranze ha il Pd di vincere la battaglia sulla mozione di sfiducia?

“Non credo ci siano grandi possibilità. La minoranza è formata da dieci consiglieri, ne servono tredici. Nonostante i malumori e le difficoltà di questa maggioranza credo sia difficile che tre di loro possano votare con noi, anche perché da quello che apprendo dalla stampa stanno trovando una sintesi”.

 

Quindi crede al fatto che la maggioranza dopo tutte queste settimane di scontri sia riuscita a trovare un accordo?

“Ho parlato con alcuni consiglieri e da quel che ho capito in realtà qualche problema ancora rimane. Soprattutto sulle tempistiche. Qualcuno vorrebbe il superamento della giunta tecnica addirittura prima di lunedì, qualcun altro invece dopo il voto di fine maggio. Poi è chiaro che tra il dire (annunciare l’uscita dalla maggioranza, ndr) e il fare c’è molta differenza”.

 

Qual è il suo giudizio sul lavoro svolto dalla giunta tecnica?

“È tutto fermo, è un po’ difficile dare un giudizio. Io comunque non ho mai visto bene i tecnici prima con Monti a Palazzo Chigi e ora in provincia con Meroi. Sono dei burocrati che non fanno vere e proprie scelte, che invece fanno i politici. Certo diciamo che il governo ha fatto di tutto per ridurre così gli enti provinciali, che non hanno risorse e grossi problemi a fare i bilanci. Se a questo si aggiungono anche i malumori politici poi il risultato è quello che è sotto gli occhi di tutti”.

 

Se non c’è spazio per lavorare, non sarebbe meglio che Meroi si dimettesse definitivamente?

“Ci sono dei problemi che vanno risolti: quello dei precari dell’ente e la gestione dei mutui per l’edilizia scolastica e le strade. Certo, se questa situazione non si dovesse risolvere sarebbe meglio prenderne atto e andare via perché non ha senso galleggiare. Serve uno scatto d’orgoglio”.

 

La minoranza potrebbe dimettersi come segno di protesta?

“Non credo sia un buon segnale se lo facessimo da soli. Non voglio farlo per rispetto dei cittadini. Se con noi ci fossero almeno 3 consiglieri di maggioranza invece lo farei (perché questo farebbe cadere Meroi, ndr)”.

 

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