Gli auguri de La Fune

Gli auguri de La Fune

Editoriali - L'arrivo delle feste natalizie e la fine dell'anno segna sempre nella vita di ognuno di noi un momento di riflessione e di bilanci. La Fune deve tanto al 2017 che ha visto una crescita importante di questa giovane testata giornalistica. 

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L’arrivo delle feste natalizie e la fine dell’anno segna sempre nella vita di ognuno di noi un momento di riflessione e di bilanci. La Fune deve tanto al 2017 che ha visto una crescita importante di questa giovane testata giornalistica. 

Il gruppo di lavoro è andato allargandosi e grazie all’impegno di tanti amici sono aumentati gli approfondimenti e le rubriche. Intorno al nucleo storico, rappresentato da me e Simone Carletti, si sono aggiunte altre figure che si stanno rivelando preziose e che, ne siamo convinti, diventeranno fondamentali per la crescita e lo sviluppo del presente progetto editoriale. In primis Michela Di Pietro ma anche tutti gli autori delle varie rubriche che ringrazio uno a uno: Shaymaa Fayed, Giuseppe Iacomini, Viterbix, Annalisa Arcangeli, Lutor. Il 2018 ci regalerà sorprese ancora più significative e sarà un anno di ulteriore consolidamento, espansione e crescita.

Potevamo fare di più, senza dubbio. Abbiamo fatto quello che è stato giusto fare in questo momento. La Fune rappresenta una realtà che cerca di fare della qualità il suo biglietto da visita. Un giornale libero e indipendente. Si potrebbe dire “con la propria testa”. A volte possiamo sbagliare, ma questo rientra nel gioco delle cose umane. E siamo abituati a diffidare di chi non sbaglia mai. 

Il nuovo anno, ormai alle porte, sarà complicato e bellissimo. Con ben tre sfide elettorali: politiche, regionali e rinnovo del Comune di Viterbo. Seguiremo il tutto con grande attenzione, cercando di fornire ai nostri lettori analisi e informazioni il più dettagliate possibili. Cercheremo, per l’anno che verrà, di andare di più tra la gente. Perché apparteniamo alla scuola di quelli convinti che il giornalista si fa consumando la suola delle scarpe. 

E se il giornalismo va in mezzo alla gente può servire a qualcosa. Altrimenti, se resta chiuso in se stesso o peggio nei palazzi, rischia di servire più che a qualcosa a qualcuno. Il che non è mai positivo, in termini collettivi.

Chiudiamo l’anno convinti di aver messo qualcosa di positivo sul territorio. Di aver contribuito a mettere al centro del dibattito pubblico temi importanti per l’interesse generale. Abbiamo messo in evidenza i problemi, raccontato la classe dirigente della Tuscia. Su questo finire d’anno, anche grazie all’importante sviluppo editoriale figlio dell’unione con Decarta di Manuel Gabrielli, con cui faremo grandi cose, abbiamo fatto anche nostro il compito di raccontare la bellezza del nostro territorio.

A tutto il gruppo de La Fune i migliori auguri di buone feste. Approfittate di questo periodo per recuperare le forze e rinascere. Un pensiero particolare va agli sponsor, alle aziende e alle associazioni di categoria che hanno creduto e credono che unire il loro nome a questo giornale sia un buono strumento di promozione. Vi ringraziamo uno a uno e vi chiediamo di continuare a starci vicino e a ragionare con noi su come far crescere per il meglio il tutto. A tutti voi buone feste. 

L’ultimo augurio, forse il più importante, va ai lettori. Quando nel 2014 abbiamo aperto questo giornale non potevamo immaginare di raggiungere certi numeri. Oggi basta consultare Alexa per vedere che siamo uno dei giornali più letti della provincia. Anche sui social stiamo crescendo giorno dopo giorno e in redazione arrivano sempre più email e segnalazioni. Segno che i lettori ci seguono con attenzione e si fidano del nostro lavoro. Buone feste e state bene.

 

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