Fuga verso Salvini, il meccanismo in atto sotterraneamente anche nella Tuscia

Fuga verso Salvini, il meccanismo in atto sotterraneamente anche nella Tuscia

Homepage - Fuga verso Salvini, in mezza Italia e anche nella Tuscia. Il governo giallo-verde ha cambiato il mondo. In queste ore, dopo la visita siciliana del premier leghista diversi giornali parlano di "Sicilia salvinizzata". 

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Fuga verso Salvini, in mezza Italia e anche nella Tuscia. Il governo giallo-verde ha cambiato il mondo. In queste ore, dopo la visita siciliana del premier leghista diversi giornali parlano di “Sicilia salvinizzata”. 

Al bagno di folla di Pozzallo non sarà sfuggito agli osservatori attenti che in salita sul Carroccio c’erano ex fedelissimi sicialiani di Berlusconi come Gibiino e i Figuccia. Ma la “salvinizzazione” non risparmierebbe neanche la Tuscia, dove in diversi sarebbero pronti a bussare alle porte del senatore Umberto Fusco. 

Si attende il voto del 10 giugno e se le cose andranno in un determinato modo le fila leghiste nel capoluogo saranno destinate a ingrossarsi, a tutto svantaggio di Forza Italia. I sondaggi raccontano i verdi in salita a quote siderali: 27%. I forzisti crollati: 8%. Dopo il 10 giugno capiremo se anche il centrodestra viterbese è stato mangiato da Salvini. Se così fosse cambieranno tante cose. Con un’ascesa di Fusco a uomo cardine sul territorio. Ascesa che impone al leghista etrusco la dura sfida della selezione di un’adeguata classe dirigente con cui gestire e amministrare il potere: quello presente e quello che verrà. Anche perché scavallato il voto di giugno arriverà l’estate, quindi Santa Rosa e subito dopo la campagna elettorale per le elezioni europee. Elezioni dove Lega e Cinque Stelle vorranno dire la loro, sbaragliando gli altri. 

Si vocifera di nuovi movimenti di centrodestra pronti a nascere. E anche lì l’attenzione di diversi politici viterbesi è tanta.  

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