Fuga da Forza Italia. “L’invincibile armata” è al tramonto

Fuga da Forza Italia. “L’invincibile armata” è al tramonto

Politica - Aumenta giorno dopo giorno lo smarrimento dei "berluscones". La casa del padre è sempre meno accogliente e di quella che per tanto tempo è stata "l'invincibile armata" rimane più poco.

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Forza Italia perde pezzi. In un solo week-end, l’ultimo, il numero dei berluscones a Palazzo dei Priori è collassato di due quinti. Fuori dal gruppo consiliare di Viterbo Elpidio Micci, cresciuto a pane e Berlusconi, e Vittorio Galati, ex aennino poi nel Pdl e infine forzista. Rimangono della squadra l’ex sindaco Giulio Marini, il fedelissimo Claudio Ubertini (oggi capogruppo nella sala d’Ercole) e la giovane Antonella Sberna.

Il 30 novembre è scaduto il tesseramento 2014, preparatorio a un congresso che in realtà nessuno sa quando e se ci sarà. Il morale in casa azzurra è sotto il tacco delle scarpe. A Viterbo città di quella che per tanto tempo ha giocato il ruolo “dell’invincibile armata” resta poco e nulla. Anche la sede di via Gargana, quartiere generale di tanti successi, è stata sbaraccata da tempo. Troppo grande per essere riempita e funzionale a un partito sempre più piccolo.

L’uscita di Micci e Galati ha fatto drizzare le orecchie agli osservatori della politica locale. Ufficialmente, come annunciato nella conferenza stampa di sabato, non entreranno in nessun’altra formazione politica. A Palazzo dei Priori andranno a dare vita al gruppo misto. “Restiamo alla finestra, a osservare un quadro politico sempre più fluido”, hanno annunciato i due.

E c’è chi è pronto a scommettere su un possibile ingresso, magari a breve, all’interno del Nuovo Centro Destra. Le cui chiavi, nella sala d’Ercole, sono appese alla cintola di Goffredo Taborri, in maggioranza con tanti se e tanti ma. Sia Micci che Galati hanno ribadito la propria fermezza sulla linea dell’opposizione a Michelini. Quindi se Ncd dovesse essere la scelta sarebbe possibile solo in seguito all’uscita di Taborri dal club dei “Michelinini-boys”.

Con la Provincia di Viterbo prossima al pensionamento e alla rinascita nel segno della legge Del Rio la presenza nei palazzi delle decisione per i forzisti è destinata a collassare ulteriormente. E il futuro, con una Lega Nord sempre più forte e in via di ascesa anche alle latitudini di Roma, appare scoraggiante. C’è da attendersi una fuga in massa dalla casa di Silvio? Il passaggio recente di un altro veterano della politica, anche lui ex aennino ed ex Pdl, come Bernardino Porciani a Lega Federalista è un ulteriore segnale del disfacimento che Forza Italia sta vivendo.

Il partito verticistico, che ha impedito la ramificazione sul territorio, rischia di finire nell’oblio con la parabola discendente del capo. Se da queste ceneri nascerà davvero una Forza Italia 2.0 è presto per capirlo. A oggi lo smarrimento è tanto, Berlusconi e le sue decisioni sempre meno condivise dai suoi, e il rischio di continuare a perdere pezzi ai massimi storici.

 

 

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