Forza Italia e la “sindrome del pallone”

Forza Italia e la “sindrome del pallone”

Editoriali - Non si condivide perché chi ha il pallone decide. Con il risultato che la squadra rischia di indebolirsi sempre più e finire in terza categoria. La levata di voce di queste ore di Claudio Ubertini sottolinea proprio questa situazione e mette in evidenza i rischi che il centrodestra viterbese corre.

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Avete presente quando da piccoli si scendeva in strada e si giocava a pallone con gli amici? E’ un’immagine che tutti avranno nella memoria e di sicuro anche gli uomini dell’attuale classe dirigente viterbese di Forza Italia. Pensate a Giovanni Arena in pantaloncini corti che entra in scivolata sul brecciolino. O a un Francesco Battistoni che, in quel di Proceno, scorrazza oltre la linea di difesa e va al tiro

Ma quando si giocava pendeva su tutti sempre la spada di Damocle del proprietario del pallone. In qualche modo era lui a poter causare la fine del gioco per tutti. Per primo per se stesso. E’ in qualche modo quello che sta accadendo oggi dentro al partito azzurro dove, nonostante il periodo di vacche magre, i giocatori sono vittime di questa “sindrome del pallone”.

Non si condivide perché chi ha il pallone decide. Con il risultato che la squadra rischia di indebolirsi sempre più e finire in terza categoria. La levata di voce di queste ore di Claudio Ubertini sottolinea proprio questa situazione e mette in evidenza i rischi che il centrodestra viterbese corre. E’ vero Ubertini magari non giocherà o dovrà cambiare maglia ma il rischio vero è che il gioco comunque finisca per tutti. Ammesso che ci sia ancora da giocare. Eppure anche di un centrodestra unito e forte avrebbe bisogno questo territorio. Oltre naturalmente che di altre valide alternative.

Foto Fisioterapy Center

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