Fondi per la cultura: servono i bandi!

Fondi per la cultura: servono i bandi!

Editoriali - Vorrei girare una domanda molto semplice a Viva Viterbo (e al suo vicepresidente Alessandro Pepponi) che a Il Messaggero. Ma dov'eravate quando le associazioni chiedevano bandi e trasparenza? Leggendo le loro legittime preoccupazioni sembra che il loro ragionamento sia giusto. Il problema è che sembra che lo abbiano sviluppato solamente in parte.

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“Potete deliberare le cifre che volete a beneficio di associazioni che preferite” scrive il vicepresidente di Viva Viterbo Alessandro Pepponi. Ci mette il carico Il Messaggero che mette nero su bianco: “9.000 euro di spesa, senza bando ma ad affidamento diretto. L’incogruenza di questa scelta si palesa nell’affidamento diretto a quella Proloco che lo scorso novembre bersagliò di critiche il regolamento approvato dal Comune sui contributi alla cultura. […] Quando si dice la coerenza”. Già, quando si dice la coerenza.

Parto da questi due virgolettati per rigirare una domanda molto semplice sia a Viva Viterbo (e al suo vicepresidente Alessandro Pepponi) che a Il Messaggero. Ma dov’eravate quando le associazioni chiedevano bandi e trasparenza? Leggendo le loro legittime preoccupazioni sembra che il loro ragionamento sia giusto. Il problema è che sembra che lo abbiano sviluppato solamente in parte.

Perché molte associazioni, tra cui (sono pronto a scommetterci) anche la Proloco di Viterbo, sono pronte a metterci la faccia nuovamente per chiedere ancora una volta che i fondi vengano distribuiti tramite bando. Dico “ancora una volta” perché la richiesta è stata fatta per mesi nel silenzio degli stessi che oggi chiedono coerenza.

Il punto nodale di tutto ciò è semplice: le associazioni sono costrette, se vogliono farsi finanziare dal comune di Viterbo, a ottenere fondi senza bando: se va bene rispondendo ad un (limitante) avviso pubblico, se va male in affidamento diretto. L’accettazione di questo sistema significa la sopravvivenza per le associazioni. Le stesse associazioni che comunque continuano a combatterlo perché umiliante e incapace a dare una prospettiva.

E allora il consiglio non richiesto rivolto a tutti è quello di battersi insieme (da Viva Viterbo, alla Proloco, a Caffeina, all’Arci, a Quartieri dell’Arte, a chiunque faccia politica, cultura e informazione in città) perché da domani si facciano i bandi. L’invito è tanto più forte a chi fino a l’altro ieri non si era accorto di questo grande problema.

Foto Fisioterapy Center

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