Filippo Rossi: “Noi adesso dobbiamo essere guerrieri, dobbiamo vincere per dare un futuro a Viterbo”

Filippo Rossi: “Noi adesso dobbiamo essere guerrieri, dobbiamo vincere per dare un futuro a Viterbo”

Elezioni 2018 - "Noi adesso dobbiamo essere dei guerrieri, perché ce la possiamo fare. Dobbiamo vincere perché con noi la città cresce". Questo l'arrembaggio a Palazzo dei Priori lanciato da Filippo Rossi da piazza San Pellegrino.

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“Noi adesso dobbiamo essere dei guerrieri, perché ce la possiamo fare. Dobbiamo vincere perché con noi la città cresce”. Questo l’arrembaggio a Palazzo dei Priori lanciato da Filippo Rossi da piazza San Pellegrino.

Il cuore di Viterbo, questo il luogo scelto per aprire la campagna elettorale del candidato sindaco di Viva Viterbo e Area Civica. Nel pomeriggio di oggi l’incontro dal titolo simbolico: ‘Dritto al cuore’. La scelta della location non è certo casuale. “Abbiamo scelto un luogo simbolo di quel Rinascimento viterbese che è l’obiettivo forte della proposta civica per il governo della città di Viterbo”, spiega il portavoce di Viva Viterbo Giacomo Barelli.

Un discorso forte quello di Filippo Rossi. Che ha ricordato nel tono le emozioni del discorso di rottura, pronunciato in consiglio comunale, con Michelini. “Non sono qui perché voglio fare il sindaco di Viterbo, non siete qui perché volete un posto nel consiglio comunale. Questa è una partita diversa ed è possibile giocarla perché i partiti sono in crisi, perché i viterbesi hanno voglia di futuro”. Le parole di Rossi.

Duri affondi a chi ha amministrato la città negli ultimi decenni: da Gabbianelli a Michelini, passando per Giulio Marini: “Se non ci fossimo stati noi, se non ci fosse stata la nostra realtà civica la scelta sarebbe stata tra Arena e la Ciambella, tra Fioroni e Giulio Marini. Che poi, forse, sono la stessa persona”.

“A noi interessa il futuro, interessa la costruzione del benessere. A loro no, lo hanno dimostrato già. A loro interessa che tutto rimanga piccolo così potranno essere i primi, sentirsi migliori. Noi vogliamo portare Viterbo nel mondo – continua Filippo Rossi -. Dobbiamo vincere per non dare un futuro da emigranti ai nostri figli. I borghesi di questa città si raccontano tra di loro che il figlio sta a Londra, la realtà è che tecnicamente è dovuto andare via perché qui non avrebbe avuto futuro. Siamo diventati una terra di emigrati. I nostri sogni, sogni da persone grandi, possono cambiare le cose. Vinciamo, col cuore in mano”.

Viva Viterbo e Area Civica saranno impegnate nei prossimi giorni in una serie di banchetti e incontri nei quartieri della città per far conoscere ad associazioni, professionisti e lavoratori il programma. “Vogliamo vincere, contro le alchimie e l’inconcludenza dei partiti”, chiude Barelli. 

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