FdI: “Renzi sconfitto, con buona pace di Fioroni Mazzoli Michelini e gli altri”

FdI: “Renzi sconfitto, con buona pace di Fioroni Mazzoli Michelini e gli altri”

Politica - Fdi: "Ieri finalmente la parola è tornata ai cittadini, che hanno dimostrato, ancora una volta, che non li si può fregare tanto facilmente".

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Il commento di Fratelli d’Italia sul voto referendario.

 

Ieri finalmente la parola è tornata ai cittadini, che hanno dimostrato, ancora una volta, che non li si può fregare tanto facilmente.

Non è bastato porre sulla scheda il quesito refenderario in maniera assolutamente non veritiera (ci mancava che ci fosse scritto: vuoi bene alla mamma?), non è bastato schierare tutti i poteri forti del paese a favore del sì, non è bastato cercare di comprare i dipendenti pubblici a pochi giorni dal voto con un aumento che si concretizzerà soltanto più in avanti… no tutto questo non è bastato contro la volontà tutta di una nazione che ha voluto mandare forte nelle stanze del potere in proprio grido di rabbia e dolore, il proprio grido di libertà.

Libertà, perché è proprio questa che la riforma Renzi voleva toglierci, libertà di votare i propri rappresentanti, e soprattutto essere governati da chi in maniera chiara e seria si è candidato e ha ottenuto il consenso popolare.

Venendo alla politica locale, i viterbesi hanno espresso chiaramente la loro contrarietà a Renzi, e al suo modo di governare, con buona pace di Fioroni, Mazzoli, passando per il sindaco di Viterbo, Michelini, al presidente della Provincia Mazzola, ai consiglieri regionali del Pd e tutta la schiera di amministratori locali che avrebbero dovuto far pendere la bilancia a favore del si al referendum.

Invece non solo ha vinto il no, ma ha stravinto perché ha superato il 70%, oltre dieci punti sopra la media nazionale. Un risultato che si commenta da solo.

Adesso si apre una nuova stagione politica, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale riparte da dove si è fermata venerdì scorso, tra la gente, una politica fatta di valori applicati alle cose concrete di tutti i giorni, cominceremo con il tesseramento che scade il prossimo 31 dicembre, convinti che in un epoca in cui tutti vogliono farci credere che ci sia una sempre più grande lontananza tra la politica e i cittadini, iscriversi a un partito abbia ancora un senso, un senso di appartenenza, di chiarezza, di scelta.

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