Faul, una valle di reperti e beni archeologici. La necessità di far convivere ammodernamento e storicità

Faul, una valle di reperti e beni archeologici. La necessità di far convivere ammodernamento e storicità

Politica - I ritrovamenti archeologici di Valle Faul riaccendono i riflettori su uno dei luoghi più antichi della città di Viterbo. Di qua passano gli ultimi progetti di ammodernamento del capoluogo della Tuscia in cantiere.

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valleFAUL8 Riaffiorano reperti archeologici dalla Valle di Faul. Questa è la notizia degli ultimi giorni in città. Durante i lavori per l’ampliamento del moderno parcheggio le ruspe hanno di fatto portato alla luce, tre giorni fa, delle strutture murarie. Oggi la visita sul posto della sovrintendente D’Atri che ha parlato di strutture di epoca rinascimentale.

 

Sulla natura delle evidenze archeologiche emerse e sul loro valore tutti sono piuttosto cauti. Infatti la vallata è al centro di un’importante opera di ammodernamento che punta a cambiare il volto e la fruibilità del centro storico viterbese. Se dovessero emergere reperti archeologici di importanza tutti i lavori in cantiere, previsti nel piano Plus, rischierebbero di non avere vita facile. Ricordiamo che nella valle è previsto l’ampliamento del parcheggio e la realizzazione del famoso ascensore.

 

I progetti del Plus sono strutturati secondo una precisa tabella di marcia e il rischio, nel caso ci si imbattesse in rallentamenti e ritardi, potrebbe consistere nel perdere i relativi finanziamenti. Appare abbastanza probabile che anche durante i lavori dell’ascensore ci si imbatterà in qualcosa di antico, essendo questa una parte della città vissuta da secoli e oggetti di stratificazioni in tutte le epoche.

 

Il sovrintendente ha voluto evidenziare il proprio impegno a far convivere le esigenze di ammodernamento di Viterbo con la tutela del patrimonio storico-archeologico. La partita potrebbe risultare piuttosto complicata e al momento tutto è un’incognita. E’ noto a tutti che l’attuale montagna di terra su cui poggia il parcheggio del Sacrario ha preso vita dai riporti di tutto ciò che andò distrutto sotto i bombardamenti della guerra. Quindi sotto quelle tonnellate di materiale terroso è possibile trovare di tutto: colonne, capitelli, campane, ecc. Ma le “sorprese” potrebbero non finire qui e proprio i lavori sull’ascensore potrebbero portare alla luce nuove scoperte archeologiche sul colle del duomo.

 

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