Eventi di Natale, il cortocircuito dovuto all’assenza di una programmazione seria del territorio

Eventi di Natale, il cortocircuito dovuto all’assenza di una programmazione seria del territorio

Homepage - Il Consorzio Biblioteche prenota Palazzo degli Alessandri e Scacciaricci, di proprietà della Provincia di Viterbo, per il prossimo Natale e il fatto apre tutta una serie di riflessioni.

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Il Consorzio Biblioteche prenota Palazzo degli Alessandri e Scacciaricci, di proprietà della Provincia di Viterbo, per il prossimo Natale e il fatto apre tutta una serie di riflessioni.

I due immobili infatti sono stati al centro del villaggio di Natale messo in piedi da Caffeina nelle festività a cavallo tra il 2016 e il 2017. Talmente centrali da ospitare nel primo caso il personaggio chiave della manifestazione: Babbo Natale; e per quanto riguarda Scacciaricci la Befana. Il Consorzio ha in mente un progetto per le prossime feste e quindi ha giocato d’anticipo, “soffiando” sul tempo gli edifici a Caffeina.

Da Fondazione Caffeina ufficialmente non si sono scomposti, rilanciando anche su possibili collaborazioni e annunciando che tanto avevano in progetto novità importanti anche sulle location del prossimo Christmas Village. Della serie “fare buon viso a cattivo gioco”. Non è però così strampalato immaginare che la mossa, messa a segno dal commissario Paolo Pelliccia, abbia dato fastidio. Sarebbe anche comprensibile.

Gli appassionati della dietrologia leggono anche la mano della politica dietro al fatto. Anche se è difficile dimostrarlo. Una cosa però è certa: la politica ha bisogno di visibilità e la visibilità e le azioni, specie se di successo, possono anche avere un peso politico. Non va dimenticato che un certo mix tra eventi, cultura e politica è presente da sempre a Viterbo. E che il fenomeno è diventato piuttosto palese proprio con le recenti vicende di Caffeina e Viva Viterbo, trovando snodo centrale nella figura di Filippo Rossi. Al tempo stesso consigliere comunale ed ex presidente del consiglio nonché fondatore e direttore artistico di Caffeina.

Una commistione che è dall’inizio stata mal digerita in diversi ambienti cittadini. E ad alimentare i mal di pancia, è ragionevole pensarlo, ci sarebbe anche il grande successo della nuova creatura: il Caffeina Christmas Village appunto.

Tutto questo porta però a un’altra questione: la mancanza di programmazione seria per gli eventi nel comune capoluogo. Una programmazione con regole certe in grado di tutelare le idee e le progettualità, soprattutto se valide dal punto di vista del ritorno di pubblico e quindi turistico-economico. E il Christimas Village sicuramente ha titolo di rientrare nella categoria.

Insomma c’è un cortocircuito e un terreno con regole non definite che rende possibili scontri e rappresaglie. Dalla questione location, quindi degli spazi, a quella dei fondi pubblici a sostegno. La logica del “chi prima arriva” funziona poco e quanto sta accadendo lo dimostra. Una logica che spesso ha avvantaggiato Caffeina, che avendo uomini suoi dentro a Palazzo dei Priori totalizza sicuramente un certo vantaggio sugli altri, ma che questa volta – facendo sponda sull’altro palazzo di via Saffi, quello della Provincia – l’ha penalizzata.

Magari questo servirà a cambiare atteggiamento. C’è da auspicare una gestione più saggia del territorio, nell’interesse vero di Viterbo e non di quello o quell’altro gruppo di persone.

Foto Fisioterapy Center

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