<em>Eu Collective Plays!</em> è il progetto più ambizioso della storia del teatro

Eu Collective Plays! è il progetto più ambizioso della storia del teatro

Homepage - Lo scrive il Theatre Times, che racconta l’iniziativa di cui è capofila la cooperativa viterbese Teatro Stabile delle Arti Medioevali, la stessa realtà che produce da oltre venti anni con successo il Festival Quartieri dell’Arte.

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Eu Collective Plays! è il più ambizioso progetto di nuova drammaturgia nella storia del Teatro. Lo scrive il Theatre Times, che racconta l’iniziativa di cui è capofila la cooperativa viterbese Teatro Stabile delle Arti Medioevali, la stessa realtà che produce da oltre venti anni con successo il Festival Quartieri dell’Arte.

Il progetto è finanziato per circa 1.8 milioni di euro dal fondo Creative Europe dell’Ue e vede la partecipazione di 50 drammaturghi provenienti da 12 paesi che stanno lavorando a 8 nuovi progetti di scrittura collettiva. Numeri che impressionano anche il Theatre Times.

“The charge given in executing collaborative plays with five or six authors – scrive Paul Castagno per il TT – is that they are polyvocal plays which maintain individual voices and dramaturgies, rather than attempting to construct a well-made play or realistic linear play”. Insomma vengono realizzate opere polivocali che hanno la forza di mantenere le singole voci e gli stili peculiari di ciascun autore.

Il progetto è una iniziativa del drammaturgo viterbese Gian Maria Cervo, direttore artistico del viterbese Quartieri dell’Arte, ispirato anche dal testo dello stesso Castagno New Playwriting Strategies nel quale viene definito il concetto di Hybrid play: “A territory for the mixing or clashing of different genres, cultural or historical period styles, and techniques”, scrive Castagno.

Il TT racconta così come nascono le opere collettive del progetto, dai workshop iniziali alla stesura dei testi, analizzando quanto sta succedendo per l’opera Darkness, la cui head writer è la drammaturga norvegese Tale Naess, il cui compito non è quello di “armonizzare” i lavori, ma di creare appunto un’opera ibrida in cui siano riconoscibili le singole voci.

Darkness è in calendario per una prova generale il prossimo 1 ottbre e nella prossima estate sarà prodotta per l’Oslo International Festival of Acting. Nel giugno scorso invece è stata effettuata una lettura preliminare del testo all’Università di Oxford.

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