Era Michelini, si “apparecchia” l’ultimo bilancio

Era Michelini, si “apparecchia” l’ultimo bilancio

Homepage - Entro il 31 marzo Palazzo dei Priori è chiamato ad approvare il bilancio di previsione 2017. Un passaggio tanto delicato quanto fondamentale per l'amministrazione targata Leonardo Michelini, che si prepara ad affrontare l'ultimo anno di amministrazione.

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Entro il 31 marzo Palazzo dei Priori è chiamato ad approvare il bilancio di previsione 2017. Un passaggio tanto delicato quanto fondamentale per l’amministrazione targata Leonardo Michelini, che si prepara ad affrontare l’ultimo anno di amministrazione. Poi i giochi saranno fatti e si rimetteranno le sorti della città nelle matite dei cittadini-elettori. Quelli che decideranno di non andare a votare dovranno accontentarsi di lasciarsi governare senza neppure avere scelto.

La partita è di quelle importanti tanto che, secondo indiscrezioni, il primo cittadino in persona sarebbe al lavoro per curare i dettagli dell’operazione. Il documento contabile affronterà da prassi le forche caudine dell’approvazione della delibera di giunta. Prima di arrivare all’importante momento però è necessario che la bozza venga messa sotto gli occhi dei gruppi consiliari di maggioranza. Infine ultima tappa della lavorazione prevede l’approvazione del consiglio comunale. E’ nella sala d’Ercole infatti che si gioca il match finale.

Michelini sarebbe al lavoro, proprio in questi giorni, per incontrare gli assessori. Una serie di appuntamenti faccia a faccia con gli otto del “governo” locale. Ognuno sarebbe stato invitato dal primo cittadino a presentare le proprie richieste e ad aprire così le complicate danze del confronto. Quindi ogni assessore sarà chiamato a coordinarsi con i propri consiglieri di riferimento e incassare il placet, in maniera da non trovare sorprese al momento del voto in consiglio.

I bene informati raccontano di un mantra, recitato in abbondanza nelle sale dei bottoni, che recita così: “Non ci sono soldi … Siamo al verde … Sarà un bilancio di lacrime e sangue”. Una litania da far perdere la pazienza anche a un buddista di lungo corso come l’assessore Antonio Delli Iaconi.

Circolano anche voci, poco credibili a onor del vero, di un possibile colpo mancino che alcuni vorrebbero tirare al sindaco. Una sorta di “operazione ultima cena”. Anche se con ogni probabilità va tutto rubricato alla voce “fantasie politiche di palazzo e di parapalazzo”. Anche se qualcuno in maggioranza potrebbe avere interesse, per ragioni superiori di cordata politica, a congelare la situazione ed evitare che i prossimi dodici mesi si traducono in una politica di “acquisto” consensi. Rischio sempre insito nelle cose della politica, a tutti i livelli.

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