Egidio17: le due attribuzioni che potrebbero cambiare la storia dell’arte

Egidio17: le due attribuzioni che potrebbero cambiare la storia dell’arte

Viterbo rinascimentale - "Viterbo è l'unica capitale del Rinascimento che non ha memoria di se stessa”. Guarda le foto degli affreschi di Montecalvello in ESCLUSIVA e la Crocifissione di Michelangelo.

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Egidio17 parte delle attribuzioni. Tra il Castello di Montecalvello e il Museo Colle del Duomo, ne sono in programma due. Partiamo da domani da Montecalvello dove è ubicato il Castello di proprietà di Stanislas Klossowski De Rola, figlio del celeberrimo pittore Balthus. Un castello ristrutturato e conservato al meglio all’interno del quale c’è un ciclo di affreschi eccezionale la cui attribuzione, a cura dello storico dell’arte Claudio Strinati, sarà svelata domani alle 16 presso la Rinascimentiamo Gallery durante uno degli incontri di Egidio17.

“Quando ho avuto l’occasione di visitare per la prima volta la struttura– ha spiegato ai microfoni di Funamboli on-air Antonio Rocca – quel che mi ha colpito è la qualità del ciclo di affreschi che la decora”. Una qualità che ha spinto Rocca a coinvolgere il critico Strinati che, accorso al Castello, ha confermato la bontà dell’occhio del direttore artistico di Egidio17. Nasce così l’appuntamento di domani durante il quale sarà svelata, appunto, “un’attribuzione che farà fare un passo in avanti alla storia dell’arte”.

Un salto in avanti Viterbo potrebbe farlo poi anche per un’altra attribuzione che potrebbe arrivare. Quella della Crocifissione conservata al Museo Colle del Duomo per la quale sabato si inaugurerà un nuovo allestimento. Tutti lo pensano, ma in pochi lo dicono: quella crocifissione sembra proprio un’opera del grande Michelangelo. Nel 1541 Michelangelo, dipinse per Vittoria Colonna, proprio un’opera simile, mai trovata. All’interno dell’opera conservata a Viterbo, sullo sfondo, si troverebbero elementi che ricordano il territorio viterbese.

Vittoria Colonna, all’epoca, era una delle punte di diamante dell’ecclesia viterbiensis, il circolo culturale che tentava di far vincere il dialogo a livello internazionale, quando la tensione tra protestanti e cattolici era a livelli elevati. I teologi viterbesi, furono protagonisti dell’accordo di Radisbona stretto con i Luterani, accordo poi rinnegato da Roma e dal partito anti-viterbese che riuscì ad avere la meglio e ad annientare il circolo viterbese dando via all’Inquisizione, che li fece tacere. Grafico di quei momenti era comunque Michelangelo che realizzò, appunto, una crocifissione per una dei massimi esponenti dell’ecclesia viterbiensis, Vittoria Colonna.

“Da quel momento a Viterbo – ha spiegato Rocca – si farà di tutto per cancellare la memoria di quei momenti”. Un’occasione questa di Egidio17, dunque, per riportarli alla luce, partendo dal nome, Egidio da Viterbo, pensatore che con le sue tesi, poi riprese e radicalizzate da Lutero, diede via allo scisma Protestante. Un’occasione per far ricordare il ruolo di Viterbo “che è l’unica capitale del Rinascimento che non ha memoria di se stessa”.

 

Le foto di alcuni affreschi del ciclo che verranno attribuiti venerdì 31 alle 16 presso la Rinascimentiamo Gallery, piazza san Simeone.

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