Librimmaginari diventa grande: appuntamenti da marzo a settembre

Librimmaginari diventa grande: appuntamenti da marzo a settembre

Homepage - Il programma si diversifica tra iniziative dedicata all’infanzia, laboratori e iniziative per la promozione alla lettura in ambiti periferici. Il programma inizia il 5 marzo e si concluderà a settembre con una grande mostra collettiva sul tema del bosco e del bestiario.

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Ecco Librimmaginari, il Segno Inquieto. Questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale alla cultura Lidia Ravera, dell’assessore comunale Antonio Delli Iaconi, del commissario della Biblioteca consorziale di Viterbo Paolo Pelliccia, del presidente di Arci Viterbo Marco Trulli e del co-direttrice artistica Marcella Brancaforte, è stata presentata la sesta edizione di Librimmaginari, il progetto di Arci Viterbo frutto di una collaborazione tra diversi Circoli Arci, il Consorzio Biblioteche della Provincia di Viterbo, la Biblioteca Comunale di Soriano nel Cimino e Maninalto Teatro. Librimmaginari è cofinanziato dal programma Io Leggo della Regione Lazio e ha il patrocinio del Comune di Viterbo. Partner di quest’anno le prestigiose case Editrici di libri per ragazzi Topipittori di Milano e Orecchio Acerbo di Roma e AI Milano (Associazione Autori di Immagini ) Aiap Lazio e il Premio Illustraction.

Il programma si diversifica tra iniziative dedicata all’infanzia, laboratori e iniziative per la promozione alla lettura in ambiti periferici. Il programma inizia il 5 marzo e si concluderà a settembre con una grande mostra collettiva sul tema del bosco. Si parte dalla letteratura e sulle relazioni che il bosco ha con il selvatico. A livello letterario il bosco è il luogo dello smarrimento e dell’ignoto, universo rovesciato, metafora dell’assenza di regole assimilabile allo stato ferino, luogo in cui si sviluppa una natura selvatica. “Stiamo nel pieno di un bosco buio – ha detto Lidia Ravera – non siamo sicuri di quale viottolo prendere per uscirne, viviamo un momento di smarrimento e crisi. Siamo tutti nel bosco, ma senza libri non se ne esce. La lettura può aiutare a capire come uscire dal bosco; può farti godere il bosco; accettare l’angoscia dal senso di incapacità di uscirne. Il libro è condivisione, comprensione, consolazione, indipendenza intellettuale e rafforzamento dell’io. Per noi la priorità è portare la lettura dove c’è un problema di inclusione sociale, nei paesi periferici senza biblioteche e senza librerie, nelle case circondariali. E l’altra priorità sono le iniziative per l’infanzia, perché lì c’è un terreno fertile”. Linee guida che si sposano appieno con quelle di Librimmaginari.

Un progetto che è un network di realtà e persone che operano sul territorio viterbese nell’ambito dell’educazione, dell’integrazione e della mediazione sociale con l’obiettivo di creare percorsi didattici e formativi attraverso l’uso delle tecniche di illustrazione, grafica, teatro di figura e delle arti visive. Nel programma ci sono laboratori, incontri e mostre su illustrazione, grafica e fumetto, mostre personali e collettive di illustratori della scena nazionale e internazionale.

Librimmaginari propone anche un ciclo di appuntamenti per l’infanzia e l’adolescenza chiamato Storie di Domenica, con letture sceniche e laboratori per bambini. Librimmaginari inoltre realizzerà progetti laboratoriali condotti dagli autori invitati da realizzare nella Casa Circondariale di Viterbo, e nell’ambito dei programmi d’accoglienza per rifugiati oltre che a letture animate presso il reparto pediatria dell’Ospedale di Belcolle. 

La collaborazione attiva degli istituti scolastici consentirà al progetto il radicamento sul territorio oltre che un coinvolgimento attivo degli utenti. Infine a settembre la quinta edizione della mostra collettiva che chiuderà la sesta edizione del Festival.

Librimmaginari è un progetto di promozione della lettura e del libro illustrato di qualità nato nel 2010 a cura di Marco Trulli e Marcella Brancaforte. Quest’anno l’importante sostegno regionale con l’inserimento in graduatoria tra i primi posti a livello regionale.

 

 

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