Ecco Federico Tonnicchi, la Tuscia ha il suo “atleta-guerriero” sponsorizzato dalla Reebok

Ecco Federico Tonnicchi, la Tuscia ha il suo “atleta-guerriero” sponsorizzato dalla Reebok

Homepage - Viterbo ha il suo “atleta-guerriero”. Federico Tonnicchi, classe 1985. Oggi atleta sponsorizzato dalla Reebok e dal giugno 2016 nel Team Nazionale Italiana OCR. La Reebook è venuta nel Viterbese per riprendere i suoi allenamenti e realizzare dei video appositi, girati alle pendici della Palanzana.

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Gli atleti possono essere considerati, in qualche modo, anche dei guerrieri. Specie se lo sport che praticano ha a che fare con terreni accidentati e fangosi, intemperie e distanze da tagliare in corsa anche di 50 chilometri. Ancora di più se ci metti ostacoli di ogni tipo e difficoltà e uno spirito che si nutre davvero di emozioni forti.

Viterbo ha il suo “atleta-guerriero”. Federico Tonnicchi, classe 1985. Oggi atleta sponsorizzato dalla Reebok e dal giugno 2016 nel Team Nazionale Italiana OCR. La Reebook è venuta nel Viterbese per riprendere i suoi allenamenti e realizzare dei video appositi, girati alle pendici della Palanzana. Con La Fune siamo andati a intervistarlo per raccontare uno sport straordinario e che di anno in anno conquista sempre più appassionati e per raccontare alla Tuscia la storia di questo suo atleta di livello internazionale. E’ questa la storia che abbiamo scelto per il classico appuntamento domenicale.

 
Chi è Federico Tonnicchi?

“Un ragazzo da sempre appassionato di sport, viaggi, storia, geografia e della natura in genere. Nella vita di ogni giorno mi occupo di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Vengo dal mondo del calcio, dove sono arrivato a giocare come semi professionista in serie D con Astrea Calcio. All’età di 18 anni in affiancamento al calcio, mi avvicino al surf da onda. Da quel momento che comincio ad assaporare le prime emozioni dell’estremo del rischio e come ho un attimo mi fiondo in giro per il mondo cavalcare le onde più belle.

All’età di 28 anni nauseato dal calcio, che troppo spesso premia l’egoismo e l’individualismo, smetto e nel 2014 partecipo alla prima Spartan Race Roma arrivando undicesimo su oltre 2000 partecipanti. E’ li che decido di mettermi in gioco e riprendermi la mia rivincita sportiva che nel calcio non avevo avuto…”.

Raccontaci lo sport che ti sta regalando tante soddisfazioni.

“La OCR (Obstacle Course Race) e le MudRun sono uno sport nuovo che combina tratti di corsa e il superamento di ostacoli di vario tipo, naturali e artificiali. I percorsi avvengono su strade sterrate, sentieri, terreni accidentati e fangosi, sotto il sole, la pioggia o la neve, e coprono distanze che possono variare da 5 a piu di 50 km; gli ostacoli possono consistere (per fare solo qualche esempio) in guadi di fiumi, fossati, paludi, scavalcamento di muri di diversa altezza e materiali, trasporto di oggetti pesanti, strisciamenti sotto fili spinati, percorsi sospesi con l’utilizzo di funi o anelli, arrampicate su pareti con appigli.

Molto simile ai circuiti di allenamento delle squadre speciali americane. Si tratta di una disciplina sportiva veramente completa, che mette alla prova in modo estremo le capacità psico-fisiche e che richiede all’atleta doti di resistenza, forza, velocità, flessibilità, destrezza e agilità”.

La parte più nota sono le Spartan Race, nella Tuscia ne abbiamo iniziato a sentire parlare perché Orte ne ospita una da un paio di anni. Sempre più persone si stanno appassionando, qual è il segreto di questo sport?

“Buona parte del fascino e del successo di questo sport, che sta prendendo piede in tutto il mondo e dal 2014 anche in Italia, è dovuta al fatto che, sebbene faccia emergere grandi campioni, atleti di levatura davvero olimpionica, non è riservato solo ai supereroi, nonostante le apparenze di estrema difficoltà, ma è veramente aperto a tutti.
Tutti, con i loro tempi e con le loro capacità fisiche, possono cimentarsi nella corsa e nel superamento degli ostacoli, che, nel caso risultino troppo difficili, possono essere “aggirati” attraverso l’esecuzione di attività “di penalità” alternative. In questo sport la prima competizione è quella con se stessi e con i propri limiti, e il primo obiettivo è quello di divertirsi insieme agli altri, con i quali si è anzi incoraggiati a collaborare fornendosi aiuto reciproco nelle difficoltà”.

Ma di che numeri parliamo?

“Le OCR e MudRun prendono piede soprattutto negli USA dove nel 2015 superano il milione di partecipanti, superando anche i maratoneti. La gara più partecipata al mondo ha fatto registrare più di 23mila atleti. In questi anni di rapida espansione stanno nascendo Federazioni Nazionali e competizioni internazionali, puntando alle olimpiadi del 2024 come sport dimostrativo olimpico. Campionati Europei e Mondiali sono già una solida costante, sin dal 2013. Presto questo mondo esploderà anche in Europa sul riflesso americano, con numeri in aumento esponenziale”.

Hai vinto tante competizioni e sempre ottenuto buoni piazzamenti, poi la convocazione in nazionale e la sponsorizzazione da parte della Reebok.

“Sì nel 2016 ho ricevuto la convocazione alla prima nazionale OCR per il Campionato Europeo OCR Olanda del giugno 2016. Una grande soddisfazione e una bellissima esperienza che continua. A ottobre la sponsorizzazione come atleta Reebook, anche questo è molto significativo”.

Che obiettivi ti sei dato?

“In questa nuova stagione, il primo obiettivo è quello di perfezionarmi e diventare ancora più forte, mettendo tutto l’impegno possibile, nel pieno rispetto dei valori ancora oggi impeccabili di questo sport, con sforzi fisici ed economici al fine di poter competere a livelli ancora più prestigiosi.

Gli obiettivi stagionali sono prefissati nel miglioramento del Ranking Spartan Race Europe, oltreché al miglior piazzamento possibile nel Campionato Europeo Spartan Race (Andorra). Dopo due anni da vicecampione vincere il campionato Italiano OCR e Conquistare almeno una vittoria nella nella SpartanRace. Ambita anche la conferma al programma Ninja Warrior Italia dove ho partecipato come concorrente, superando il primo turno, ma purtroppo un grave infortunio alla mano mi ha impedito di proseguire nel programma”.

Foto Fisioterapy Center

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