Ecco a voi la corrida delle provinciali, Caci in pole per il centrodestra e centrosinistra spaccato

Ecco a voi la corrida delle provinciali, Caci in pole per il centrodestra e centrosinistra spaccato

Homepage - Elezioni provinciali, l'intero mondo politico locale in fermento per quella che è la partita più prossima. In pole position per la compagine di centrodestra, che cerca la candidatura unitaria, troviamo il riconfermato sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci.

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Elezioni provinciali, l’intero mondo politico locale in fermento per quella che è la partita più prossima. In pole position per la compagine di centrodestra, che cerca la candidatura unitaria, troviamo il riconfermato sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci.

Sindaco radicato e che ha ottenuto risultati nel suo territorio, ma anche volto più che spendibile. Non sarebbe interessato a ripresentarsi l’altro volto buono del centrodestra viterbese: il tuscanese Fabio Bartolacci. In ballo altri tre barra quattro candidati possibili.

Il centrodestra è consapevole dell’importanza di trovare la sintesi su un nome, anche per dare un’immagine solida in vista delle elezioni di maggio nel capoluogo. Stesso ragionamento risulta utile per le tornate regionali e le politiche.

Nel centrosinistra i nomi sono due: Eugenio Stelliferi, sindaco di Caprarola e “unto” dei fioroniani e Alessandro Angelelli di Civita Castellana, spinto dall’area Panunzi. La candidatura unitaria dipenderà dal braccio di ferro in atto proprio tra i due big Fioroni e Panunzi. Elezioni fissate per il 17 e 18 settembre, con il metodo dell’elezione di secondo livello introdotta dalla legge Delrio. Le liste dovranno essere consegnate venti giorni prima, quindi bisognerà attendere la fine di agosto per avere un quadro chiaro dei duellanti.

La partita è più aperta della scorsa tornata. Il centrosinistra infatti ha perso diversi comuni, tra cui l’importante Tarquinia. Si è poi depotenziato avendo perso l’amministrazione Michelini diversi consiglieri, passati tra le file dell’opposizione. La vera incognita è rappresentata da alcuni comuni dove i sindaci non si capisce bene da che parte della linea andranno a cadere. Avendo allentato i rapporti con i partiri di origine ed essendosi ritagliati ruoli piuttosto indipendenti rispetto allo scacchiere classico. I giochi sono da fare, si preannunciano mesi caldi.

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