Due domande a Cinalli e Moricoli sull’acqua, per evitare di agitare solo la melma

Due domande a Cinalli e Moricoli sull’acqua, per evitare di agitare solo la melma

Politica - Il dibattito con Umberto Cinalli mi stimola due domande: una politica e una amministrativa. Chi lavora per il tracollo della Talete? Chi lavora per regalare l'acqua ai privati? E Paolo Moricoli parla a titolo personale o rappresenta Sel?

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Chi lavora per il tracollo della Talete eper regalare l’acqua ai privati? E Paolo Moricoli parla a titolo personale o rappresenta Sel? Nei giorni scorsi in seguito a un articolo de La Fune si è scatenata una polemica tra il sottoscritto e il portavoce di Sinistra Ecologia e Libertà Umberto Cinalli sul tema dell’acqua pubblica.

Nell’articolo e in un post su Facebook correlato ho scritto che il Pd e Sel nell’ultimo consiglio comunale avevano “aperto all’acqua pubblica” (l’articolo qui e il dibattito su Facebook qui). Per farlo mi ero appropriato di un intervento del Capogruppo di Sel in consiglio Paolo Moricoli che, incalzato dal rappresentante del Movimento 5 Stelle Gianluca De Dominicis su cosa pensavano della difesa della gestione pubblica dell’acqua, aveva risposto “che a volte i gestori privati sono meglio del gestore pubblico”. Una frase che, se decontestualizzata può voler dir tutto e niente, nello specifico del dibattito (ovvero la risposta ad una domanda precisa) assume, e lo rivendico, il valore che ho espresso. Il dibattito che ne è scaturito, a prescindere dai toni, comunque mi stimola due domande: una politica (di minore rilevanza) e una di stampo amministrativo, di maggior peso.

Dal punto di vista politico. [Anziché “Sel apre alla gestione privata”] avresti dovuto scrivere “Moricoli (SEL) apre alla gestione privata”, mi ha scritto Umberto Cinalli nel dibattito su Facebook che ho citato poco sopra.  Dunque, nonostante sia il capogruppo del partito e unico rappresentate in Consiglio comunale, Paolo Moricoli non esprime la linea di Sel? Moricoli parla a titolo personale? 

Dal punto di vista amministrativo. Umberto Cinalli e Paolo Moricoli hanno poi scritto un comunicato a quattro mani, per spiegare la propria posizione nel quale si spiega la volontà di difendere l’acqua pubblica (lo potete leggere qui per integrale) e nel quale però c’è un passaggio molto importante, tanto quanto poco chiaro. “Noi – hanno detto Cinalli e Moricoli – sappiamo che esistono pressioni trasversali che lavorano affinché si giunga ad una condizione di non ritorno, il tracollo della Talete, manovre nell’ombra – ma neanche troppo – per regalare la gestione dell’acqua unendola magari in un unico ATO regionale”.  A chi e a cosa si riferiscono Umberto Cinalli e Paolo Moricoli? Che cosa sta succedendo sottotraccia?

 

 

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