Don Mazzi e Carlo Borgomeo (Fondazione con il Sud) a Viterbo per presentare importanti prospettive per progetti educativi innovativi

Don Mazzi e Carlo Borgomeo (Fondazione con il Sud) a Viterbo per presentare importanti prospettive per progetti educativi innovativi

Homepage - La Fondazione Carivit ha ospitato, nel pomeriggio del 9 gennaio, la presentazione dell’apertura del bando “Nuove generazioni” riferito a progetti rivolti a bambini e ragazzi con un ospite illustre che di adolescenti si occupa da anni: Don Antonio Mazzi.

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La Fondazione Carivit ha ospitato, nel pomeriggio del 9 gennaio, la presentazione dell’apertura del bando “Nuove generazioni” riferito a progetti rivolti a bambini e ragazzi con un ospite illustre che di adolescenti si occupa da anni: Don Antonio Mazzi.

Il sacerdote, alla guida dell’Associazione Exodus, una vita spesa dalla parte dei ragazzi, ha aperto l’evento fissando subito il dibattito su quattro parole fondamentali in tema di giovani: adolescenza, diversità, educazione e futuro. La diversità come forma di peculiarità dell’adolescente che si confronta con il mondo, futuro come meta da raggiungere mostrando cosa si è capaci di fare, soprattutto lavorando con gli altri, e adolescenza come enfasi della diversità, come età della vita della follia, della spensieratezza e dell’esaltazione delle caratteristiche che ognuno ha.

“Aboliamo il banco, la cattedra, la lavagna che costringono un ragazzo nel pieno dell’età più difficile a stare fermo ore quando tutto il corpo sarebbe stimolato, aiutato a esprimersi e a trovare la sua strada”; queste le parole di Don Mazzi che apre il dibattito che porta alla spiegazione tecnica dei bandi promossi dalla Fondazione “Con il Sud” rappresentata dal presidente Carlo Borgomeo.

I tre bandi, due dei quali già conclusi e in fase di assegnazione, si riferiscono alla creazione di un fondo per la
gestione della povertà educativa giovanile dove le fondazioni di origine bancaria mettono a disposizione risorse che vanno a sommarsi a quelle statali per creare un fondo a gestione privata escludendo tutta la burocrazia che spesso blocca molti progetti. Il terzo bando ancora aperto si riferisce a progetti rivolti a bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni e permette alle varie realtà di poter presentare le proprie peculiarità affiancate a soggetti che vivono l’adolescenza e la prima giovinezza. 

 

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