Di Tuscia di più- Alla scoperta di Bagnoregio

Di Tuscia di più- Alla scoperta di Bagnoregio

Di Tuscia e di più - In questo tour virtuale della Tuscia non può di certo mancare una tappa a Bagnoregio e alla sua Civita, ormai la meta turistica più conosciuta e affollata del nostro territorio. Il fascino della Città che muore è indiscusso, ma pochi si accorgono dell’autentica bellezza del borgo di Bagnoregio, l’antica contrada di Rota

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In questo tour virtuale della Tuscia non può di certo mancare una tappa a Bagnoregio e alla sua Civita, ormai la meta turistica più conosciuta e affollata del nostro territorio. Il fascino della Città che muore è indiscusso, ma pochi si accorgono dell’autentica bellezza del borgo di Bagnoregio, l’antica contrada di Rota. E allora andiamo a scoprirlo insieme!

Diciamoci la verità, il vero obiettivo del visitatore, in genere, è andare a Civita. Servizi televisivi, scenografie cinematografiche, speciali su riviste cartacee e magazine on line, articoli sui quotidiani nazionali: l’immagine di quel profilo inconfondibile è ormai negli occhi di molti. Tutti la desiderano, tutti la cercano, tutti vogliono scattare una foto dallo straordinario belvedere sulla Valle dei Calanchi. E dunque si arriva con l’auto il più vicino possibile al ponte che, si sa, è solo pedonale, cercando di risparmiare tempo e fiato. Se si parcheggia, invece, nella grande area di piazzale Battaglini, in genere si preferisce attendere la navetta che con 1€ soltanto garantisce il viaggio di andata e ritorno. Comodo, vero? Indubbiamente sì, ma… non sapete cosa vi perdete bypassando tutta Bagnoregio per arrivare direttamente a Civita.

L’arteria principale del paese è una via dritta che unisce le principali attività commerciali, da quelle più turistiche a quelle che soddisfano le necessità quotidiane degli abitanti del borgo. Ma la vera sorpresa s’incontra quando s’imboccano i numerosi vicoli che si aprono ai lati della via. Da una parte (andando verso Civita, sulla destra), ripide stradine portano verso un ampio affaccio sulla vallata circostante e con una lunga passeggiata si può godere in piena tranquillità di un paesaggio in cui la natura rigogliosa dipinge sulle pareti di tufo quadri di romantica suggestione.
Uno degli elementi più caratteristici è sicuramente l’antico lavatoio dove, ancora oggi, è facile incontrare qualche signora intenta a lavare i panni e sempre ben disposta a scambiare due chiacchiere… Scene d’altri tempi, che lasciano un rassicurante senso di scoperta e fiducia nelle relazioni umane.

Sul versante opposto, invece (andando verso Civita, a sinistra), un’altra strada di deflusso del traffico costeggia il Museo di auto e moto d’epoca dedicato al pilota Piero Taruffi: la collezione cambia e si arricchisce sempre di nuovi pezzi, quindi è interessante tornarci più volte a distanza di tempo perché ogni visita è diversa dalla precedente. Vi è esposto anche il carrozzone di Zampanò, utilizzato da Federico Fellini nel film La Strada: proprio nella piazza principale di Bagnoregio, infatti, fu girata la celebre scena del funambolo.

Scorci pittoreschi, porte antiche, cortili fioriti, particolari e scene di una vita quotidiana fatta ancora di lentezza e umanità, sono gli ingredienti più allettanti per il vero viaggiatore, quello che considera il cammino più importante della meta. Siete ancora sicuri che valga la pena visitare solo Civita e andar via subito? Venite, rimanete un po’ di più e scoprirete qualcosa di nuovo e inaspettato.

Foto Fisioterapy Center

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