Di Sorte: “Dentro Forza Italia siamo tutti contro tutti. Serve rinnovare, ma non con i congressi”

Di Sorte: “Dentro Forza Italia siamo tutti contro tutti. Serve rinnovare, ma non con i congressi”

Politica - Silvio Berlusconi riparte dai giovani, e tra questi ci sarebbero anche i due viterbesi Antonella Sberna e Andrea Di Sorte. Lo abbiamo intervistato.

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Di Sorte dentroForza Italia riparte dai giovani? E’ notizia recente dell’incontro di 25 giovani di Forza Italia con il leader Silvio Berlusconi. Tra loro anche i viterbesi Antonella Sberna e Andrea Di Sorte. Abbiamo contattato proprio quest’ultimo per capire cosa frulla nel pentolone forzista.

Come è andato il casting?
“Quale casting? Berlusconi ha voluto incontrare gente che ha i voti e sta sul territorio. Il partito, se vuole riprendersi, ha esigenza di facce nuove per andare verso la gente. Occorre cambiare rispetto all’oggi, dove c’è una classe dirigente del partito che sta chiusa dentro ai palazzi. Berlusconi vuole cambiare le cose e ripartire anche da noi”.

L’incontro con i giovani del partito ha fatto rosicare le vecchie leve?
“La parola casting l’hanno tirata fuori i nostri, proprio per sminuire la cosa. E’ chiaro che rosicano. Fino a oggi la legge elettorale ha consentito di fare una politica lontano dalla gente, ora stanno tremando tutti. Sono contento che tremano, fanno bene”.

Quanto siete messi male?
“La situazione è che quando non c’è Berlusconi in campo prendiamo il 9% in Emilia Romagna, il 10% in Calabria. Ora ci attendono Liguria e Veneto, anche lì prenderemo le briscole. In Liguria c’è una classe dirigente di Forza Italia inadeguata. Con tutti i casini che sono successi a Genova ci fosse stata una critica agli attuali amministratori”.

La classe dirigente di Forza Italia è stata mai adeguata?
“All’inizio sì. C’era lo spirito di gente nuova alla politica, oggi hanno 15 anni di sistema sulle spalle. Che lavoro fanno nella vita? Se leggi su wikipedia, alla voce professione trovi “dirigente di partito”. Non lavora nessuno veramente. Personalmente faccio politica in un piccolo comune ma ho il mio lavoro. La politica invece è diventata una professione. Per anni Berlusconi ha detto che la politica non è un mestiere, poi ha messo il partito in mano a gente che ha fatto della politica una professione”.

A livello locale come si spiega il fallimento?
“Siamo stati completamente abbandonati. Non c’è stato un collante, non c’è stato nessuno impegnato fuori Viterbo città. Oggi quando chiedi di fare la tessera di Forza Italia la gente ti dice: ma chi sei? La gente s’è stufata, non vota. Sta a casa e guarda i Puffi e il Grande Fratello. Colpa di chi ha fatto il dirigente politico. Questa decadenza sarà pure colpa di qualcuno?”.

Come si rinnovano i quadri del partito?
“Berlusconi ha parlato di congressi ma non è la strada giusta. Vanno cambiate le regole. Non si cambia il partito con il congresso, che è già una parola vecchia. Occorre aprire il partito, parlare di tre quattro cose chiare che la gente capisce. Salvini dice poche cose e arriva al cuore, così deve fare Forza Italia. Facciamo congressi per dire che?

Come la selezioni la classe dirigente?
“Con le primarie, far partecipare la gente è la ricetta. Ma in questa situazione che siamo all’8% non si può fare. Occorre ripartire dalle idee, riattivare il tesseramento parlando. Bisogna rifondarlo questo partito”.

Dovrebbe decidere Berlusconi?
“No prima bisogna affrontare i temi di cui parlare: lavoro, tasse, immigrazioni. Ripartire dalle idee, fare chiarezza tra i quadri di oggi. Poi ci sarà tempo per i congressi. Se li fai adesso, col voto ponderato, non cambi niente. Non c’è un confronto sulle idee. Un senatore vale 30 voti, un consigliere 3. Che sistema è?


Sembra la Duma, siete diventati sovietici?
“Putin è il numero uno, se potessimo prendere spunto da Putin sarebbe già tanto”.

Marini è adeguato a fare il coordinatore?
“Lo deve decidere la gente. Quando è stato chiesto se poteva essere adeguato a fare il sindaco la gente ha risposto”.

Qual è la geografia dentro la Forza Italia viterbese?
“Tutti contro tutti. Non abbiamo candidato uno in posizione eleggibile a Camera e Senato. Non c’è nessuno, a che serve il coordinatore? Siamo tutti allo sbando come da cinque-sei anni a questa parte. Il partito si regge sui sindaci e gli amministartori locali.

Nel 2015 si vota?
“Sì. Fino ad adesso si è votato per niente. Non ne abbiamo parlato con Berlusconi. Questa legge elettorale è tutta un compromesso. Ncd ha venduto tutto per scendere al 3%, altrimenti neanche li facevano arrivare a Roma. Con la sinistra unita da Landini a Fioroni fanno il botto. Per noi non c’è tanto da sperare”.

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