Decadenza, il Comune chiede i soldi 2 volte: all’assicurazione e a Moltoni/Tofani

Decadenza, il Comune chiede i soldi 2 volte: all’assicurazione e a Moltoni/Tofani

Politica - La questione della decadenza dei consiglieri comunali Maurizio Tofani e Francesco Moltoni va avanti come un treno, sembra infatti ormai impossibile fermarla. Questa mattina un'animata riunione di prima commissione.

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Decadenza di Francesco Moltoni e Maurizio Tofani, il Comune chiede i soldi due volte. Una prima volta all’assicurazione, con cui Palazzo dei Priori aveva stipulato una polizza a copertura di eventuali errori da parte degli amministratori di giunta, e verso la quale è stato intrapresa un’azione legale in data 11 giugno 2012. Una seconda volta agli ex amministratori, tra cui gli attuali consiglieri di Oltre le mura, inserendo in bilancio gli 80mila euro a testa decisi dalla Corte dei Conti.

E’ questo il dato più rilevante, e per certi versi singolare, emerso durante la discussione di questa mattina in prima commissione. A metterlo in evidenza, contestando l’intera procedura di messa a bilancio di quei soldi, il consigliere di Forza Italia Giulio Marini. In effetti gli amministratori di giunta erano coperti da una polizza assicurativa per coprire eventuali errori, ma l’assicurazione si è rifiutata di rispondere, sostenendo l’esistenza di errori nella stipula. 

Momento centrale della commissione il parere del segretario generale Francesca Vichi, secondo cui la decadenza va portata in consiglio. Perché così indica il parere chiesto al ministero dell’Interno e nonostante quanto contenuto nella nota scritta dai legali di Moltoni e Tofani. Il dibattito è stato piuttosto acceso e di fatto la pratica torna sulla scrivania del presidente del consiglio Maria Rita De Alexandris, a cui è dato il compito di decidere quando portare tutto alla votazione del consiglio comunale. A nulla è valso il tentativo da parte del consigliere di Sel Paolo Moricoli di mettere al voto la proposta di ritiro delle delibera stessa. Azione giudicata non ammissibile dal segretario generale. 

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