De Dominicis: “Iniziamo la guerra sui rifiuti” 5Stelle: “C’è chi pensa all’inceneritore”

De Dominicis: “Iniziamo la guerra sui rifiuti” 5Stelle: “C’è chi pensa all’inceneritore”

Politica - Gazzarra sui rifiuti romani, scarico di colpe tra Comune e Provincia. Sullo sfondo lo spettro dell'inceneritore a Viterbo. Gianluca De Dominicis del Movimento Cinque Stelle "apre la guerra sui rifiuti".

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Domani mattina il consigliere comunale Cinque Stelle Gianluca De Dominicis andrà a Monterazzano. Arrivo previsto per le 7:30, con tanto di termos al caffè sotto braccio. “Iniziamo la guerra sui rifiuti. Punto primo: contro l’immondizia di Roma; punto secondo: contro la sola idea di un possibile inceneritore a Viterbo”, dichiara il pentastellato a La Fune. Una volta “abbancato”, nel senso di parcheggiato su panca, in discarica De Dominicis fermerà i camion che verranno a scaricare rifiuti per chiederne la provenienza. Poi chiederà l’accesso alle bolle di trasporto. Così facendo dovrebbe riuscire nell’obiettivo di dare una risposta alla domanda: ma i rifiuti da Roma continuano ancora a venire a Viterbo?

 

Inceneritore. Di tutta la marmellata zuccherosa che si sta facendo bollire in questi giorni nello stomaco dell’opinione pubblica viterbese la parte più indigesta non è ancora stata individuata: l’inceneritore appunto. A tenere banco è la vicenda dei rifiuti romani smaltiti a Viterbo, che ha mandato in tilt l’immagine dell’amministrazione Michelini e aperto un valzer di colpe tra Comune e Provincia. Una domanda che buttiamo là nel mucchio: ma Sottile non ha mandato nessuna comunicazione al presidente Meroi? Sì fa per chiedere, magari nei prossimi giorni (appena finita la tribolazione sui destini di via Saffi) gireremo l’interrogativo direttamente al “number one” di Palazzo Gentili.

 

Torniamo a bomba, inceneritore. La storia è sempre la stessa: dove c’è un’emergenza rifiuti la carta tirata fuori dal mazzo è questa. I più “cazzari” preferiscono essere maggiormente educati nel nome. Nasce così il termine termovalorizzatore. Suggeriamo di migliorarlo in “termovalorizzatore bello e profumato”. Così, tanto per prenderci in giro come Cristo comanda.

Proprio i Cinque Stelle viterbesi sono stati i primi, in questi giorni di rifiuti romani, a tirare per la giacchetta l’inceneritore. L’hanno rimesso al centro della scena. Dopo di loro, andando in ordine cronologico, abbiamo avuto l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani nella radiointervista a Sbottonati su Radio Verde e nell’ultimo consiglio comunale Francesco Serra, capogruppo Pd.

 

De Dominicis ha iniziato a parlarne perché ha presentato un ordine del giorno dove si chiede un impegno del consiglio comunale a definire non utilizzabile l’opzione termovalorizzatore per chiudere il ciclo dei rifiuti. Equitani e Serra invece non ci sono sembrato così contrari. In sostanza il loro pensiero unico, essendo le due dichiarazioni molto simili, suona così: “Non sono contrario a prescindere, può essere una soluzione per chiudere il ciclo dei rifiuti”. Andando indietro con la memoria è lo stesso pensiero di Marini, almeno nel 2012 la pensava così.

 

De Dominicis lancia l’allarme: “L’arrivo dell’immondizia romana rischia di generare un’emergenza rifiuti nel viterbese. Emergenza che potrebbe spingere la politica locale a optare per la realizzazione dell’inceneritore. Cosa di cui Viterbo di per sé non ha bisogno, soprattutto se si fa partire bene la differenziata. C’è poi un’altra questione: i rifiuti di Rieti. Perché devono essere smaltiti a Viterbo? Alla fine della fiera rischiamo di costruire un inceneritore per bruciare rifiuti romani e reatini. Andiamo a devastare un territorio, il nostro, per pagare una servitù”.

 

Proprio partendo da questo ragionamento il Movimento Cinque Stelle si sta preparando a dare battaglia. La guerra sui rifiuti è iniziata.

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