Cultura e turismo, Pagliara: “Valorizzare Palazzo dei Priori, molti non lo conoscono”
Homepage - Il problema dei portici di Palazzo dei Priori, è solo un aspetto di un ragionamento che dovrebbe riguardare anche altri beni comuni viterbesi: dal Museo Civico al Palazzo stesso. Forse è ora di rendersene conto.
Non solo Museo Civico, non solo i portici di Palazzo dei Priori. Al centro dell’agenda deve finire l’intero Palazzo comunale. Il dibattito sulla valorizzazione dei beni culturali viterbesi si allarga e finisce per coinvolgere anche il Palazzo dei Priori, da dove era partita di fatto la polemica di Filippo Rossi che aveva criticato l’amministrazione per aver “prestato” gli uffici sotto ai portici, appena liberati, alla Prefettura.
Parla Alessio Pagliara, operatore del turismo che coinvolge nel ragionamento il Municipio viterbese. Poco pubblicizzato, poco conosciuto e di fatto dimenticato dagli stessi viterbesi, aggiungiamo noi.
“I visitatori di Viterbo – dice Pagliara – non sanno che si può accedere alla Sala Regia, c’è una targa piccolissima apposta all’interno del cortile di Palazzo dei Priori e nient’altro. A meno che tu non lo sappia prima, spesso capita che non entrino. Questo avviene nei fine settimana, mentre nei giorni feriali quando l’ingresso principale della Sala Regia è chiusa, essa sarebbe comunque visitabile accedendo da via Ascenzi: ma anche in questo caso, come fai a saperlo se non c’è scritto da nessuna parte?”
Un paradosso, anche perché nemmeno molti viterbesi sanno cosa ci sia dietro quelle mura. “Il problema di Palazzo dei Priori – conclude Pagliara – è che manca una cartellonistica e un’informativa fatta bene sulla Sala Regia che già di per sé è una visita di grande valore”.
Insomma, il problema dei portici di Palazzo dei Priori, è solo un aspetto di un ragionamento che dovrebbe riguardare anche altri beni comuni viterbesi: dal Museo Civico al Palazzo stesso. Forse è ora di rendersene conto.
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