La crisi non si muove di una virgola: oggi Melilli e Tramontana hanno incontrato il Pd

La crisi non si muove di una virgola: oggi Melilli e Tramontana hanno incontrato il Pd

Homepage - L’ennesima e più grave crisi della maggioranza del Comune di Viterbo iniziata prime delle feste natalizie, ad oggi non è sembrata rientrare nemmeno di una virgola tanto da rendere necessario l’intervento del Partito Democratico nazionale e regionale per cercar di far fare pace a serra-panunziani e fioroniani

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Melilli e Tramontana ascoltano le due anime del Pd, ma per ora nulla si muove. L’ennesima e più grave crisi della maggioranza del Comune di Viterbo iniziata prime delle feste natalizie, ad oggi non è sembrata rientrare nemmeno di una virgola tanto da rendere necessario l’intervento del Partito Democratico nazionale e regionale per cercar di far fare pace a serra-panunziani e fioroniani, per poi tentar di far ripartire il lavoro di Leonardo Michelini con il sostegno di tutti. Un compito non semplice che stanno provando a portare a termine Riccardo Tramontana, emissario del partito a livello nazionale, e Fabio Melilli, segretario regionale del Pd.

Oggi pomeriggio dunque l’incontro al quale hanno partecipato in massa i consiglieri comunali di Viterbo del Partito Democratico. L’incontro si è però tenuto separatamente: prima i sette serra-panunziani poi i cinque fioroniani.

Di fatto i primi hanno portato dalla loro le carte per dimostrare che l’esperienza Michelini, come sostengono, è stata un fallimento sia dal punto di vista amministrativo, con i pochi risultati ottenuti, e politico, con le numerose liti e un clima sempre più pesante all’interno della maggioranza tale da non permettere più il proseguimento dell’esperienza di questo centrosinistra al Governo.

Dall’altro lato i fioroniani hanno provato a spiegare il loro punto di vista, raccontando la loro versione dei fatti e insistendo sul fatto che giusto un mese prima della crisi, proprio i serra-panunziani avevano votato contro la sfiducia a Michelini.

Tramontana e Melilli hanno ascoltato e domandato quali sono le posizioni in campo e hanno cercato di capire quali siano i margini di trattativa, che ad oggi sembrano quasi nulli. Nei prossimi giorni incontreranno i segretari del Pd e poi il sindaco Michelini.

Di fatto la frattura sembra insanabile e il braccio di ferro sembra sia su chi debba scrivere la parola fine. Da un lato i serra-panunziani vorrebbero che fosse il sindaco Leonardo Michelini a dimettersi per non essere accusati di aver fatto accordi con la destra, dall’altro Michelini, ma anche i fioroniani, vorrebbero che fossero i serra-panunziani a sfiduciarlo, per aver poi un’arma in più. Probabilmente la città mai è stata però così lontana dal sindaco eletto con il 60% dei voti nel giugno 2013 e forse chi dovesse scriverla poi la parola fine, in termini comunicativi ne avrebbe tutto da guadagnare,

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