‘Crescere alla Pari’, lo Spazio Pensilina diventa motore della città

‘Crescere alla Pari’, lo Spazio Pensilina diventa motore della città

Homepage - Presentato un progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con scuole e associazioni per mettere al centro i giovani.

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Immaginate un luogo di tutti e per tutti. Uno spazio sociale, culturale e ricreativo aperto 24 ore su 24 a Viterbo. Per un mese intero. Lo Spazio Pensilina diventa parte viva della città, con incontri educativi, laboratori artistici e performance audio-visive.

Grazie a Crescere alla Pari, il progetto presentato dall’IC Vanni di Viterbo, con l’IC Carmine di Viterbo e l’IISS Cardarelli di Tarquinia; in partenariato con il Comune di Viterbo, il Distretto turistico Etruria Meridionale, l’associazione Juppiter, la Fondazione Exodus, Vip clown di corsia – Viterbo, Mille giovani per la pace e la cooperativa gli Aquiloni, e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Pari Opportunità.

Oggi la presentazione alla stampa. “Il progetto affronta temi fondamentali nella società di oggi – così il vicesindaco di Viterbo Luisa Ciambella -. Parleremo di bullismo, violenza sulle donne, diverse abilità e omosessualità. La Pensilina è a disposizione per un mese intero per tutte le scuole di Viterbo e provincia e per tutti i ragazzi. Un progetto che permette di affrontare queste tematiche in una maniera innovativa, come solo Juppiter e poche altre realtà sanno fare. L’obiettivo è avvicinare i ragazzi, coinvolgerli, farli stare insieme. Interagiranno con maestri di canto, ballo, narratori. Tanta la strada da fare ma oggi accendiamo un faro nel cuore di Viterbo, a disposizione di tutti”.

“Si tratta di un grande progetto corale – ha spiegato il presidente dell’associazione Juppiter Salvatore Regoli -. Sono coinvolti tanti soggetti differenti: dalle scuole ad altri gruppi significativi del territorio. Un progetto che tiene dentro temi difficili, molto duri, ma di cui parleremo in termini positivi.

Tutto questo sarà fatta all’interno di quella che ci è piaciuto chiamare ‘La Casa di Vetro’, idea che ci è venuta dal libro di Vittorino Andreoli ‘L’uomo di vetro’. Quindi questa Pensilina diventa per un mese la “casa delle fragilità”, dove questo gruppo starà in maniera stabile. L’intera giornata sarà occupata da attività: la mattina la parte “educational” con le scuole, nel pomeriggio i corsi della “scuola delle arti” per la costruzione dello spettacolo ‘Fragile – Maneggiare con il cuore’. Uno spettacolo che porteremo a Chiusi e a Orvieto, ma anche in altre parte d’Italia. Già più di cento ragazzi si sono iscritti ai provini in corso in questi giorni. Infine la notte, che è importante per i giovani. Qua dentro si accenderà uno spettacolo di luci con immagini molto forti. La Pensilina diventerà un grande schermo e inviteremo i ragazzi della movida a vedere un video che rappresenta un momento di riflessione importante sulle fragilità”.

Parole di apprezzamento anche dal consigliere per le Pari Opportunità del Comune di Viterbo Daniela Bizzarri: “Sensibilizzare i giovani è la cosa più importante in assoluto. Trasmettere ai giovani messaggi positivi permette di costruire un mondo migliore”. 

Fulcro di Crescere alla Pari lo Spazio Pensilina che ospiterà incontri sui temi del bullismo, del cyberbullismo, della discriminazione di genere e sulla parità di genere. E una serie di attività con le scuole di mattina, con i ragazzi in genere nel pomeriggio e anche in notturna. In questi giorni sono in corso, sempre all’interno dello Spazio Pensilina, le audizioni per la selezione di danzatori, cantanti e narratori. L’obiettivo è realizzare uno spettacolo sulle fragilità: ‘Fragile – Maneggiare col cuore’.

Attraverso queste attività Crescere alla Pari si pone un duplice obiettivo. Nei giovani, quello di valorizzare comportamenti di cittadinanza attiva e di mediazione dei conflitti; di promuovere la tolleranza e il rispetto tra i sessi; di sensibilizzare sulla violenza di genere; prevenire comportamenti violenti; d’informare sulle risorse presenti sul territorio che possono aiutare gli adolescenti vittime di violenza; di coinvolgere al tema i genitori; di promuovere l’importanza della relazione con gli altri in un percorso di crescita; di consolidare nelle persone l’autostima e abilità sociali.

Negli adulti quello di riflettere sui fenomeni relazionali a scuola, con particolare riferimento ai comportamenti violenti; di offrire strumenti comunicativi che facilitino il dialogo con i giovani; di riflettere sulla comunicazione tra genitori e figli; di stimolare la riflessione sulla violenza latente in famiglia.

Entusiasmo anche dal mondo delle scuole. Per Laura Piroli, dirigente scolastico del Cardarelli di Tarquinia (altra scuola coinvolta nel progetto) “è fondamentale dentro ogni comunità costruire e rendere possibili delle case di vetro”. La dirigente della scuola Vanni, capofila di Crescere alla Pari, Laura Pace Bonelli ha riassunto il tutto così: “Insieme si può sconfiggere la fragilità, abbattere l’uomo di ferro e partecipare alla casa di vetro. Questo è importante per i ragazzi a cui dico di non avere mai paura delle fragilità. E’ nell’insieme che possiamo trovare le forze per superare tutto. Questo progetto ci darà grandi soddisfazioni”.

Foto Fisioterapy Center

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