Cosa succede nelle nostre scuole? – “Mi mettono in ridicolo davanti a tutti”

Cosa succede nelle nostre scuole? – “Mi mettono in ridicolo davanti a tutti”

Homepage - Accendiamo i riflettori su cosa accade all'interno delle nostre scuola, dopo una serie di iniziative che si sono svolte all'interno dello Spazio Pensilina del Sacrario. Nella Casa di Vetro tantissimi ragazzi delle scuole di Viterbo si sono incontrati e hanno affrontato diversi temi delicati, tra cui il bullismo.

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Con La Fune abbiamo voluto accendere i riflettori su cosa accade all’interno delle nostre scuola. L’input ci è venuto dalla serie di iniziative realizzate, in questo ultimo mese e mezzo, all’interno dello Spazio Pensilina del Sacrario. Lì è nata La Casa di Vetro, dove tantissimi ragazzi delle scuole di Viterbo si sono incontrati e hanno affrontato diversi temi delicati, tra cui il bullismo.

Gli studenti delle scuole sono stati invitati a scrivere dei temi su loro esperienze di bullismo, sia dirette sia come spettatori. Abbiamo chiesto la possibilità di leggere i temi e abbiamo trovato un mondo. Abbiamo quindi deciso, in accordo con l’associazione Juppiter, di attivare una narrazione sul bullismo proprio attraverso i temi degli studenti viterbesi. Nasce così questo spazio che abbiamo voluto intitolare con una domanda: “Cosa succede nelle nostre scuole?”. Perché è una domanda complicata e su cui è importante riflettere. Per gli insegnanti, per i genitori e per i ragazzi stessi. Parlare di una problematica è sempre il modo migliore per cercare di sforzarsi di individuare una soluzione. Ringraziamo tutti i protagonisti del progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri Crescere alla Pari per il lavoro svolto e quello che svolgeranno.

Tutti i temi iniziano con “Mi chiamo Giancarlo Catino”, dal protagonista di un bel video realizzato da Marco Mengoni e Paola Cortellesi sul bullismo. Abbiamo garantito l’anonimato degli autori degli scritti.

 

 

Mi chiamo Giancarlo Catino …

Oggi è il mio primo giorno di scuola alle medie e mi sono accorto che anche se ora sono alle medie i miei compagni continuano a darmi dei soprannomi e a farmi degli scherzi. Sono già alle superiori e invece di migliorare le cose sono peggiorate. Infatti, oltre che a farmi degli scherzi e a darmi dei soprannomi, ora mi mettono in ridicolo davanti a tutti.

Ho 15 anni e finalmente mi sono fatto un amico che al contrario di me non lascia che mi prendano in giro, mi aiuta a combatterli e a far capire agli altri che quello che dicono su di me non è vero e che non devo ascoltare.

Grazie al mio nuovo amico ho fatto capire ai bulli che non mi devono trattare così e non devono farlo neanche con gli altri. E crede nell’amicizia. 

Foto Fisioterapy Center

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