Consiglio comunale, la maggioranza Michelini non c’è

Consiglio comunale, la maggioranza Michelini non c’è

Homepage - Manca il numero legale e la seduta del consiglio comunale salta. Accade a Viterbo e la scena sembra destinata a ripetersi all'infinito, almeno in prima convocazione. Ragione per cui l'amministrazione Michelini, con ogni ragionevolezza, potrà far funzionare il consiglio solo in seconda.

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Manca il numero legale e la seduta del consiglio comunale salta. Accade a Viterbo e la scena sembra destinata a ripetersi all’infinito, almeno in prima convocazione. Ragione per cui l’amministrazione Michelini, con ogni ragionevolezza, potrà far funzionare il consiglio solo in seconda.

Chiamatelo, se volete, effetto “Viva Viterbo”. Dopo l’uscita dalla maggioranza di Filippo Rossi e Maria Rita de Alexandris i numeri a disposizione di Michelini sono ridotti all’osso. Basta un’assenza per non rendere possibile lo svolgimento di consigli in prima convocazione.

La seduta di oggi aveva all’ordine del giorno le interrogazioni, ragione che lasciava pensare a una garanzia del numero legale da parte delle opposizioni. Ma queste ultime hanno deciso di non fare sconti o regali a Michelini e i suoi, quindi sono uscite dall’aula. Il conto dei rimasti, “gli ultimi micheliniani”, si è quindi fermato a quota 16. Sindaco compreso.

Da qui il mantra della De Alexandris, che non perde l’occasione per sottolineare un concetto lapalissiano: “L’assenza di Viva Viterbo si sente”. Ora la capigruppo dovrà riconvocare i consigli, oltre a quelli del 22 e 29 giugno previsti in seconda convocazione. In questo caso bastano 11 consiglieri, anche se scendere sotto ai 15 significherebbe venire “infilzati” a ogni voto dalle minoranze.

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