Congresso PD, ecco le candidature: Egidi vs Benedetti, il segretario sfidato dal proprio vice

Congresso PD, ecco le candidature: Egidi vs Benedetti, il segretario sfidato dal proprio vice

Politica - Si tratta di un Congresso delicato visto che eleggerà la classe dirigente che poi dovrà selezionare i candidati per le prossime elezioni regionali e parlamentari e coordinare i lavori anche delle elezioni comunali della prossima Primavera, quando si andrà al voto anche nel Capoluogo.

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Il Partito Democratico torna a dividersi: al Congresso provinciale del Pd sarà Fioroni vs Panunzi, Renzi vs Orlando e quindi Andrea Egidi vs Manuela Benedetti. Ieri sono state consegnate le candidature per la segreteria della Federazione provinciale del Pd e lo schema che è emerso è quello che contraddistingue da anni l’attività del principale partito cittadino: la divisione da un lato dei fioroniani, popolari, renziani della prima, come Piazza Democratica, e della seconda ora, come Andrea Egidi, e dall’altro dei panunziani, sposettiani, e dei seguaci di Alessandro Mazzoli e Andrea Orlando dall’altro. I renziani sostengono il segretario uscente Andrea Egidi, gli orlandiani invece la vice segretaria Manuela Benedetti.

Per Andrea Egidi sarebbe il terzo mandato consecutivo alla guida del Pd provinciale. Si chiude così lo spirito unitario che aveva portato all’elezione di Pietro Nocchi poche settimane fa durante le elezioni provinciali. Lo schema, come era naturale che fosse comunque, vede il Congresso del Partito Democratico, rispecchiare gli schieramenti e le diversità di vedute emerse già durante la tornata congressuale nazionale e di Viterbo città.

Si tratta di un Congresso delicato visto che eleggerà la classe dirigente che poi dovrà selezionare i candidati per le prossime elezioni regionali e parlamentari e coordinare i lavori anche delle elezioni comunali della prossima Primavera, quando si andrà al voto anche nel Capoluogo. Il Congresso non è ancora stato convocato, è sicuro che si voti entro il 26, ma prima dovranno svolgersi i congressi dei vari circoli della provincia.

Secondo lo schema con lo quale si va al Congresso, durante la tornata del Congresso nazionale la mozione Orlando aveva ottenuto il 36,7%, un dato di gran lunga superiore alla media nazionale, Renzi invece circa il 60%.

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