Congresso provinciale Pd, con Manuela Benedetti anche i renziani della prima ora

Congresso provinciale Pd, con Manuela Benedetti anche i renziani della prima ora

Politica - Congresso provinciale del Partito Democratico, la partita è più complicata di quello che appare. Alla ricandidatura di Andrea Egidi, per il quale in caso di vittoria si tratterebbe del terzo mandato da segretario, si contrappone quella rosa di Manuela Benedetti.

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Congresso provinciale del Partito Democratico, la partita è più complicata di quello che appare. Alla ricandidatura di Andrea Egidi, per il quale in caso di vittoria si tratterebbe del terzo mandato da segretario, si contrappone quella rosa di Manuela Benedetti.

Una competizione che va oltre la dicotomia “renziani”-”orlandiani” che ha caratterizzato il congresso nazionale e che ha visto produrre nel Viterbese un risultato che, nel linguaggio dei numeri, parla così: Orlando 36,7%, un dato di gran lunga superiore alla media nazionale, Renzi circa il 60%.

Difficile immaginare un calco di quella situazione perché la candidatura di Manuela Benedetti “spacca” la dicotomia e si pone come piuttosto “trasversale”. La vera contrapposizione in campo, con termini più locali, sembra essere in qualche modo quella tra “fioroniani” e “panunziani”.

A prova di questo la posizione che Piazza Democratica, i renziani della prima ora, andrà a prendere nei circoli, e quindi nel voto per l’elezione del segretario provinciale, a sostegno della Benedetti. Con Andrea Egidi sostanzialmente si schiera “l’ala Egidi”, “l’ala Fioroni” ed Alessio Trani (che sceglie per sé ma non per Piazza Democratica questa avventura). Con Manuela Benedetti la compagine “panunziana”, Piazza Democratica (guidata da Massimo Pistilli) e l’appoggio dei deputati Alessandro Mazzoli e Alessandra Terrosi.

Un fronte quindi, quello a sostegno della Benedetti, non confinato nella quota Orlando e che soprattutto punta ad andare oltre questa logica “renziani”-”orlandiani”.

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