Comunali a Viterbo, l’aria di una rivoluzione copernicana

Comunali a Viterbo, l’aria di una rivoluzione copernicana

Editoriali - In politica le settimane sono come ere geologiche, i giorni come secoli. Tutto muta sotto questo cielo. E lo scenario delle comunali nel capoluogo è di fatto scritto sulla sabbia. Lo sanno bene gli addetti ai lavori. Non sarà sfuggito ai più attenti che a due mesi dal voto ancora non ci si capisce nulla. Non sarà sfuggito che in buona sostanza a livello locale si ricalca la stessa situazione del livello nazionale.

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In politica le settimane sono come ere geologiche, i giorni come secoli. Tutto muta sotto questo cielo. E lo scenario delle comunali nel capoluogo è di fatto scritto sulla sabbia. Lo sanno bene gli addetti ai lavori. Non sarà sfuggito ai più attenti che a due mesi dal voto ancora non ci si capisce nulla. Non sarà sfuggito che in buona sostanza a livello locale si ricalca la stessa situazione del livello nazionale.

Questo perché se non si condensa quest’ultimo anche l’altro non ha punti fermi su cui costruirsi. E così la tavolozza dove si cerca di tratteggiare un quadro di alleanze, tanto a destra quanto a sinistra, muta ogni mezz’ora. A seconda del vento che soffia da Roma. La stessa crisi dell’alleanza del centrodestra locale in qualche modo è riconducibile all’instabilità romana. Con chi va il centrodestra? Con i Cinque Stelle? Con il Pd? La Lega con i Cinque Stelle e Forza Italia con il Pd? 

Chi regge in piedi l’amministrazione regionale targata Zingaretti? I Cinque Stelle? Forza Italia? Tutto fluttua e quella che sembrava una meta da raggiungere potrebbe essere messa in discussione domani. E non sarebbe troppo sorprendente se arrivasse, anche sul quadro delle comunali di Viterbo, una grande rivoluzione copernicana. 

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